DAN PETERSON, "IL MIO PROSSIMO LIBRO SARA' SULL'AVVOCATO PORELLI"
Gli ospiti della dodicesima puntata di Basket on Er, Canale 18 del DT, Icaro Tv, sono stati Dan Peterson, Bob Morse e Salvatore Trainotti. Alcune loro dichiarazioni.
Dan Peterson: “Scariolo e Messina per me sono i due allenatori italiani più bravi in circolazione, destinati alla Hall of Fame in America. “La mia Virtus”, scritto da me e inserito nella collana di SEF "In alto Stat Virtus" diretta da Alberto Bortolotti ed edita da Minerva, racconta molti episodi del mio passato bianconero dal 1973 al 1978. Più di tutti ricordo Gianluigi Porelli; posso già svelare che in futuro scriverò un libro interamente dedicato a lui: a Varese vidi l'Avvocato e Charly Ugolini piangere come vitelli, io non lo facevo e lui mi licenziò per tre ore (tornato a Bologna fui reintegrato)! Non ero mai stato in Sala Borsa, mi ha fatto una grandissima impressione. Bologna ha risposto molto bene, come sempre. Una menzione speciale va anche Sergio Scariolo, che è venuto a salutarmi nonostante gli impegni con la Segafredo".
Bob Morse: "In carriera sono stato equidistante tra Virtus e Fortitudo, il primo anno ho segnato 47 e 43 punti in Piazza Azzarita, prima con i bianconeri e poi con i biancoblu".
Salvatore Trainotti, general manager delle Squadre Nazionali: "È tre anni che dialoghiamo con Paolo Banchero. Nel novembre del 2019 andai a Seattle per conoscerlo. Realmente lo ha scoperto Riccardo Fois. Rispetto ad allora, oggi il classe 2002 è sotto i riflettori e l'operazione è più complessa, tuttavia in questo lasso di tempo abbiamo mantenuto i rapporti. Il viaggio dei primi di dicembre è stato fatto per far conoscere il ct e il giocatore. Certamente abbiamo illustrato alla famiglia, l'entourage e al ragazzo le prospettive della Nazionale. Al termine della stagione lui prenderà la decisione. Tra le parti, il clima è sempre stato molto cordiale, Gianmarco è bravissimo a creare empatia con le persone vicine. Il carattere di Pozzecco ogni tanto maschera la qualità dell'allenatore, però vi posso assicurare che conosce molto il basket, ha idee interessanti e un'identità ben precisa sulla fisionomia di squadra. Alcuni suoi atteggiamenti non sono casuali, ma ben mirati e coerenti con il suo disegno di pallacanestro. La mano del coach si vede, è molto preparato ed esigente. Il mio contratto è legato alla scadenza del Consiglio Federale, ovvero nel 2025. In futuro dobbiamo arrivare ad avere uno spazio certo e sicuro durante l'anno per la sosta delle Nazionali, andando a parere specialmente sulla promozione di questo sport che può giovare a tutti. In Italia abbiamo tanti ragazzi bravi, anche se tendiamo più a scoprirne i limiti prima ancora dei pregi”.
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