Daniele Cinciarini è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Alle Final Eight è stato il migliore. Sto toccando la parte alta della mia condizione psicofisica. Sono contento. Mi hanno detto che sono fissato nella cura del mio corpo. Alla mia età bisogna mantenersi in un certo modo per andare avanti. Il talento, nel lungo periodo, non basta.
Abbiamo avuto cinque giorni per ricaricare le pile e domani (oggi, ndr) torneremo ad allenarci per affrontare al massimo le ultime undici gare di campionato: vogliamo ipotecare subito la salvezza e poi aspirare a qualcosa di più.


Cosa manca per avere continuità di risultati? Un maggiore equilibrio tra le prestazioni in casa e quelle in trasferta.
Dobbiamo stare tranquilli. La permanenza in categoria è stata quasi ottenuta. Dobbiamo continuare a lavorare tanto senza pensare a fantasmi che non esistono. Affronteremo una gara alla volta. Già la prossima partita a Pistoia (il 1° marzo, ndr) sarà molto importante: bissando la vittoria ottenuta all'andata, faremmo un grande passo verso la salvezza. So che nel girone di ritomo ci aspetta un calendario ostico con le trasferte a Brescia e a Milano e le gare casalinghe con la Virtus e Sassari, ma possiamo giocarcela con tutti.

L'impressione è che troppo spesso la Fortitudo, nel momento in cui capisce di perdere, smette di lottare. No. Sono di più le sconfitte in cui abbiamo perso con onore di quelle in cui abbiamo fatto brutta figura. Il punto è sempre lo stesso. Come DNA, non siamo una squadra che tende a mollare, però in trasferta siamo ancora troppo deboli mentalmente. L'obiettivo da raggiungere non è evitare di subire break dagli avversari, ma contenere il divario a 1O punti al massimo. E difficile scivolare sul -18 e poi riuscire a vincere.

Chi è il leader mentale della Fortitudo? Noi veterani: io, Aradori, Mancio, Leunen. E Stipcevic.

Come lo state aiutando? Lui è un grande professionista. Spesso andiamo in macchina insieme all'allenamento e parliamo tanto. Deve stare tranquillo. Nel gruppo ci sono molti tiratori. Per aiutare la squadra, Stipcevic sta cercando di snaturarsi sforzandosi di più in regia, in modo da essere complementare a Fantinelli. Per vincere, servono anche giocatori come Rok.

(FOTO VALENTINO ORSINI - FORTITUDO PALLACANESTO 103)

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