Alla fine, la partita decisiva si è trasformata in poco più di un’amichevole estiva. La Virtus ha fatto un solo boccone di Trento - scesa a Bologna in condizioni precarie, tanto che coach Galbiati si è sentito in dovere di scusarsi alla fine “non siamo questi” - e si è presa il primo posto a fine regular season, mentre Milano confermava la seconda piazza vincendo all’ultimo secondo a Cremona dopo una partita complicata, con tripla e stoppata decisive di Melli.

La regular season è stata vinta 22 vittorie e 8 sconfitte, è stato un percorso lungo e non privo di ostacoli, in cui entrambe le squadre di Eurolega hanno avuto qualche inciampo, cosa inevitabile visti i ritmi massacranti della stagione. Come ha sottolineato Banchi, però, la Segafredo nell’ultima parte di regular season ha affrontato praticamente tutte le squadre poi qualificate ai playoff (comprese Milano, Brescia e Venezia), e a parte l’inciampo interno con Pistoia ha sempre vinto. Quindi il primo posto le Vu Nere se lo sono decisamente guadagnate.

Ora i playoff, quindi. Si decide tutto in un mese, e per alzare il tricolore bisogna vincere nove partite. Si parte sabato sera con Tortona, sapendo che dalla propria parte di tabellone c’è Venezia e dall’altra la semifinale designata è Milano-Brescia. Il primo posto garantisce la bella in casa in ogni serie. Non è garanzia di scudetto, come si è visto nel 2021 e 2022, ma può essere molto utile (2023). La cosa più importante - però - è che la Virtus sembra aver usato bene le due settimane “standard” passate dalla fine dell’Eurolega, e sembra in buone condizioni fisiche. Anche questo potrà fare la differenza, dato che a brevissimo si tornerà a giocare ogni due giorni.

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