E'una storia infinita, quella degli abboccamenti tra Jasmin Repesa e la Fortitudo. Una storia iniziata già nel 2001, quando Recalcati era (quasi a sua insaputa) in uscita, non ci furono i fiori d'arancio, il coach del primo scudetto non la prese bene e venne silurato. E tra i due litiganti a godere fu Matteo Boniciolli, pescato a sorpresa da Udine. Passata poi, dopo la lunga esperienza in panchina tra il 2002 e il 2006, in un secondo tentativo: questa volta fu un Gilberto Sacrati non ancora Faraone Magno a prendere Pillastrini ma aspettando il ritorno di Repesa: Jasmin disse di no, Pillastrini non la prese bene (finendo in Virtus), e stavolta a godere - per poco - fu Andrea Mazzon.
Poi, la terza occasione, l'anno scorso: Repesa fu ambito, non accolto, ma ormai Antimo Martino era stato bruciato e quindi venne portato al saluto. E anche in questo caso ci fu un terzo inserimento, non fortunato, in Meo Sacchetti. Insomma: la storia dice che Jasmin Repesa salta fuori spesso e volentieri, ma non sempre tra il dire e il fare non c'è di mezzo un bel mare.

Questa volta chissà se sarà quella buona: oggi scade la data in cui Dalmonte sarebbe stato automaticamente rinnovato, e pare chiaro che la cosa non s'avrà da fare, dato che - come l'anno scorso - è evidente che le aspirazioni della Fortitudo sono altre, e vanno verso la Croazia. Dove Repesa è in bueno retiro, con ancora un pluriennale in corso con Pesaro (escape in scadenza il 20 giugno), e con l'offerta della Fortitudo a superare quella degli adriatici. In un gioco al rialzo dove probabilmente i primi a fermarsi saranno, appunto, i pesaresi. Facendo poi partire un domino di panchine: la Fortitudo dovrebbe transare con Sacchetti (Varese per lui, ora che Bulleri ha chiuso?), e la stessa Pesaro dovrebbe poi puntare su Buscaglia o - come riportano i giornali locali - su Aza Petrovic.

In attesa del sì della Mano, è chiaro che l'indirizzo Fortitudo sia quello di non confermare Luca Dalmonte, o comunque di non vederlo come prima opzione: vero che il coach della salvezza potrebbe anche accettare di essere una scelta successiva in caso di altrui rinunce, cosa che non fecero come detto altri allenatori nella stessa posizione. Però, alla mattina del 20 maggio, sulla panchina Fortitudo c'è molto più Repesa che non Dalmonte, o altri. Nella speranza che la cosa davvero vada in porto e non conduca, come già visto, a trovarsi con niente nella pancia e con il frigo spento.

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92