Parlando coi i giornalisti in mixed zone dopo la presentazione Virtus, Massimo Zanetti ha parlato lungamente anche di questioni societarie, tra sponsorizzazione Segafredo, trattativa con gli israeliani e il suo futuro in società

La speranza è la Coppa Italia che continua a mancare, ovviamente lo scudetto, e come ho detto prima sono fondamentali i playoff di Eurolega. Io sono convinto che la squadra sia quantomeno forte come quella dell'anno scorso, se non di più. Abbiamo cercato di ringiovanire la squadra, sono convinto che faremo bene.

Il suo futuro nel club e il rapporto con Gherardi. Carlo Gherardi è un mio grandissimo amico. Sono cose di una semplicità estrema. Partiamo da un presupposto, io non sono eterno. O prima o dopo sparirò, bisogna pure cercare di creare un passaggio verso la città di Bologna. Io ho coinvolto un imprenditore, perchè per gestire una società di basket bisogna essere danarosi, non puoi coinvolgere uno che è tifosissimo ma non ha una lira. Carlo ha accettato, all'inizio non voleva apparire, ma anche grazie ai giornali è stato coinvolto molto, e questo è un bene perchè adesso ha la passione del basket anche lui. E basta, andiamo avanti così tranquillamente. Ho fatto entrare un socio in maniera che ci sia un po' di Bologna. Io andrò avanti, come minimo finchè non vien fatto il palazzetto, poi vediamo, che non mi prenda un acciacco o non finisco i soldi. 
 

Qualunque socio è ben accetto? Socio no, io devo mantenere il 55% assolutamente perchè voglio dare sicurezza alla Virtus, finchè ci sono io, anche perchè se no tutto quello che abbiamo fatto in questi otto anni sarebbe dissolto. Noi cerchiamo sponsor, e non è che risolvi le cose con 100mila euro. Comunque ne abbiamo e sono bravi tutti. 
 

La questione mancato rinnovo di Segafredo? Intanto la Segafredo, che io rappresento, ho il 50% e sono presidente anche là, dà 6 milioni. Quanti sponsor a Bologna tirano fuori 6 milioni? Neanche uno. E' una signora sponsorizzazione. Proprio perchè non sono eterno e non posso rilanciare alla mia età, ho ceduto il 50% della parte industriale. I soci che sono entrati hanno visto un impegno di 13 milioni, che son venuti fuori perchè il governo italiano aveva permesso - durante il Covid - di non pagare i contributi, per cui le società potevano tenersi i soldi e non pagare i contributi, e c'erano delle entrate abnormi. Non si poteva pretendere che la Segafredo andasse avanti in eteron a dare 13 milioni, per cui giustamente i soci che sono entrati hanno voluto ridurre l'investimento. Altro non dico, son cose normali. Se guardate Milano è Armani sì, ma è un patchwork di marche e marchette, cambia sponsor in continuazione. E nessuno fa uno scandalo, a Bologna dici solo che verrà un altro sponsor ed è una tragedia. Se avessi anch'io tanti sponsor che mi danno soldini, faccio anch'io il patchwork.
 

Questione Palazzetto. Spero, c'è l'impegno di iniziare entro settembre i lavori per farlo entro il 2026. 
Specifico, e lo faccio perchè è mio amico, che Gherardi non è vicepresidente, non è nemmeno nel CDA. Non è che alla mia morte mi subentra Gherardi. Finchè duro sono qua, ma ho una certa età.
 

Gli israeliani. Io sono il presidente Virtus e non ho visto un israeliano, non ho fatto nessuna trattativa o visto proposte scritte. C'è stato il procuratore di Sasha Djordjevic che ha parlato con Baraldi di questa possibilità. Probabilmente il procuratore sperava che facendo questa cosa Djordjevic tornasse a fare l'allenatore qua. Sono andati a pranzo tra di loro. Ma a me non interessa di quel che fa Baraldi, conta quello che faccio io che sono il presidente. Se un procuratore va in giro a fare proposte e dir cose, non è che dobbiamo prenderle per buone. Chiunque può andare in giro a dire cazzate. Gherardi è stato coinvolto, in quanto socio, e ha detto che assolutamente non ne voleva sapere. E' stata una chiacchiera di un procuratore, vorrei vederlo questo israeliano e questo americano. Quando venderemo la Virtus io e Gherardi chiederemo una cifra spropositata.

Il video, grazie a Sportpress

“Salotto Bianconero”: la nuova puntata su Facebook e Youtube
La clamorosa vittoria dell'Italia contro gli USA a Colonia