UMEH: OBIETTIVO PROMOZIONE? CERTO, ALTRIMENTI COSA SONO VENUTO A FARE?
Micheal Umeh è stato intervistato da Stefano Brienza su Stadio.
Ecco le parole dell'esterno bianconero:
Mi sento molto bene. Sono arrivato qua con la forma derivante dalle Olimpiadi e ho cercato di mantenere la condizione. Negli ultimi due anni ho giocato tante, tante partite, e in qualche modo bisogna sempre tenersi in forma, essere pronti a giocare sempre. Sono due estati che non riposo, ma prendendosi cura di se stessi e del proprio corpo non è un problema.
A 32 anni tanti giocatori iniziano a saltare allenamenti, a gestirsi. Mi è capitato un paio di volte, quando ero appena arrivato, ma solo perchè avevo dei problemini. Ancora non sono arrivato a quella fase, fortunatamente. Merito di dieta e fitness: devi sentirti bene quando performi. La mia personale chiave è riposare bene di notte. La seconda mangiare bene. Con queste basi mi sento sempre pronto.
A proposito di mangiare bene, come va a Bologna? Non sono ancora riuscito a provare molto cibo bolognese, ciò che ho assaggiato finora è ottimo. Non sono ancora del tutto cementato anche se mia moglie e mia figlia sono qui con me. Sono riuscito a visitare il centro ed è molto, molto bello. E non solo quello. Sicuramente è una delle città più belle da vedere nelle quali ho giocato.
Che non sono poche. Esatto. Non è un riconoscimento scontato.
Il gruppo ha appena subito la prima sconfitta ufficiale. Come l'avete presa? Se vogliamo essere onesti, domenica ci hanno preso a schiaffoni in faccia. Sì, l'hanno fatto. So che ci sono tante aspettative per questa squadra, ma è presto, mi aspetto di perdere partite. Perdere è utile, soprattutto all'inizio di un percorso. Ti fa capire più o meno dove sei, su cosa devi lavorare. Si può imparare tanto. In particolare per i ragazzi più giovani. Se vuoi vincere un campionato o comunque essere al top devi imparare a essere disciplinato per trovare consistenza.
Quindi l'obiettivo è quello, il titolo, la promozione? Certo, altrimenti cosa sono venuto a fare? Credo che il mio record in seconda divisione in Spagna e Italia sia ottimo, le mie squadre sono quasi sempre andate bene. Quindi non mi aspetto altro.
E dalla sua esperienza la Virtus che credenziali può avere in questa A2? Siamo in una fase in cui chiunque può battere chiunque e i veri valori non sono ancora del tutto definiti. Andando verso gennaio ci saranno 3-4 squadre che naturalmente si staccheranno e dimostreranno alla lunga di essere le migliori. Noi vogliamo essere una di quelle.
Oltre a vincere si pensa a crescere i giovani, che possono imparare da voi veterani. Il futuro è luminoso per questi ragazzi. Mi danno l'impressione di essere precoci, più avanti di quello che ci si aspetterebbe alla loro età. Anzi, mi ha sorpreso quanto già sappiano di basket e possano dare in campo. Sono felice di poter dare loro una mano mentre acquisisono esperienza.
Ma chi è il miglior tiratore? Spissu, Penna, Umeh... Miglior tiratore? Non scherziamo neanche (ride, ndr)... Non ho bisogno di rispondere, lo sapete già.
Dopo tre gare da 57% da tre, ha tirato 2/8 contro Ravenna. Un caso? Stavo tirando bene, mentre domenica ho sbagliato anche vari tiri aperti. Vorrei che non capitasse mai, ma nel corso di una stagione capita. Ma è un gioco di squadra, se un giorno non entra aiuterò i compagni più in vena.
Cosa va aggiustato dopo la prima sconfitta? In settimana ci siamo concentrati molto sulla difesa. Ravenna ci ha proposto un basket molto intelligente, fatto di scelte giuste e ponderate. Finora non ci era mai capitato su questi livelli, ci hanno sorpreso. E ci sarà chi farà tutto questo ancora meglio. E' stata una lezione importante, che ci spinge a salire di livello.
Cosa sapete di Ferrara? Ho giocato contro entrambi gli americani sia in Italia che in Israele, sanno essere determinanti. Roderic è uno che cambia le partite. Sarà un bel test.