La Virtus in ritiro da giovedì sera prima della partita decisiva. Alberto Bucci ha preso ieri una decisione non certo inedita, che a lui stesso - da allenatore Futurvirtus - era toccato subire nel 2004, quando l’allora patron Claudio Sabatini decise che la squadra doveva andare in ritiro a Castelnovo ne’ Monti, sull’appennino reggiano. Stavolta invece si andrà a Zola Predosa - per motivi logistici, data la vicinanza con la Unipol Arena - nella speranza che questo ritiro possa servire più di quello.

Il presidente bianconero ha spiegato la sua decisione a Repubblica, Stadio e Corriere di Bologna: Credo che la squadra debba andare in ritiro qualche giorno. Che le farà bene capire con che maglia sta giocando. Questo è il momento di guardarci tutti in faccia, vivere il momento insieme senza attenuanti e scuse. Certe bufere possono essere storie bellissime da raccontare dopo, ma bisogna farle passare.

Se ai giocatori non piacerà, che si incazzino con me. Sono pronto, accetterò anche che pensino il peggio di me.

Mi sono fatto 500 km in macchina domenica, per mangiare con la squadra, per far vedere che ci sono. Siamo tutti in difficoltà, con Torino vorrei fosse una festa. Ci sono giorni terribili che possono diventare belli e trasformarsi in imprese.

A questo gruppo manca un leader, l’uomo dell’ultima azione. Questi sono ragazzi bravi, professionali e volenterosi, so che pure tra loro si sono parlati, confrontati. Ma continuano ugualmente gli alti e bassi che ci condannano, le partite che ti sfuggono di mano. Abbiamo perduto anche due differenze canestri. E se butti via qualcosa che hai costruito faticosamente, poi ti pesa un’enormità. Serve a questi ragazzi battere prima se stessi, capire che possono farcela, convincersi.

A Cantù siamo partiti impauriti e non aggressivi come dovrebbe essere una squadra con la bava alla bocca. Non la considero mancanza di impegno, ma di personalità. Ora però non dobbiamo diventare vittime di noi stessi, adesso si gioca per la maglia, per i tifosi e per difendere la storia di questa società. Domenica o ci facciamo tagliare o la salviamo e io non ho voglia di finire sotto la ghigliottina.

E' una situazione molto difficile, la luce in fondo al tunnel è più debole di quanto pensassi, ma dobbiamo fare di tutto senza raccontarci favole.

BASCIANO: DELUSO DAI TANTI SOCI CHE SONO SPARITI. MA LE RESPONSABILITA' SONO DI CHI HA FATTO LA SQUADRA, FELLS NON L'HA PRESO LA FONDAZIONE
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE