Con un'operazione veloce e inattesa, la Virtus ha chiuso l'accordo con Stefano Sacripanti nella giornata di ieri. Tutto si è svolto molto in fretta: da quando sono uscite le prime voci all'ufficializzazione dell'accordo sono passate appena un paio d'ore. Con l'ingaggio del tecnico canturino - che l'AD Dalla Salda apprezza molto, e che aveva già cercato per Reggio Emilia, in passato - si chiude il "Risiko" delle panchine di serie A, con le ultime tre caselle che si sono riempite. Sacripanti a Bologna, appunto, Ramagli a Pistoia e Larry Brown che andrà a Torino, proprio la squadra che negli ultimi giorni era stata accostata a Sacripanti, oltre che a Pozzecco.

Sacripanti, che ha firmato un triennale (con varie clausole d'uscita alla fine di ogni anno) è un allenatore di alto livello per il campionato italiano, questo è indubbio. Ancora giovane (classe 1970), ha già una grande esperienza, allenando in serie A ininterrottamente dal lontano 2000-01. E' stato per tanto tempo a Cantù, dove è nato e cresciuto, poi Pesaro, Caserta, ancora Cantù e Avellino. In Italia Ha vinto "solo" una Supercoppa (e un titolo di allenatore dell'anno), ma ha sempre fatto rendere le sue squadre oltre le aspettative, con anche varie partecipazioni europee, a cui aggiungere anche l'esperienza con la Nazionale under 20, dove ha sempre fatto bene, vincendo tre medaglie. L'unica stagione dove ha reso meno del previsto - probabilmente - è l'ultima ad Avellino, dove le aspettative erano ben più alte.

Sacripanti è un allenatore del livello della Virtus attuale, ovvero una squadra ambiziosa, che vuole crescere e che disputerà la Champions League, competizione che "Pino" ha disputato l'anno scorso. Sulla carta è una buona scelta, anche se non è stata la prima opzione della società. Prima i bianconeri hanno provato "il colpo grosso" con Trinchieri (soprattutto) e Banchi, ma entrambi hanno preferito aspettare e giocarsi opzioni di Eurolega, vetrina che la Virtus non poteva offrire. Con le altre alternative che sembravano impraticabili (Scariolo irraggiungibile, Djordjevic bloccato dalla questione part-time e comunque gradito - a quanto si legge - solo a un'area minoritaria della proprietà), con Sacripanti libero, con la Virtus unica panchina vacante in serie A, le parti erano destinate a incontrarsi in maniera quasi inevitabile. Il matrimonio s'è fatto, e le potenzialità perché sia proficuo ci sono tutte.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91