Attilio Caja è stato sentito da Enrico Schiavina per il Corriere di Bologna. Un estratto dell'intervista.

"La partenza? Diciamo buona. Per il livello di gioco e la maturità dimostrata, forse un po’ meglio di quel che si poteva pensare. Specie questa con Rimini, una buona squadra che aveva un palazzo strapieno a spingerla. Sul piano degli obiettivi di lungo periodo, non cambia nulla. Certo ci dà soddisfazione, e grande fiducia per il futuro.
La panchina in ritardo? È un dato oggettivo. Ma io voglio bene a tutti questi ragazzi, la panchina avrà dato poco in termini di qualità, ma ci ha dato lo stesso l’ossigeno che serviva ai titolari per arrivare alla fine in buone condizioni. Io posso solo lavorare per migliorare chi c’è già. E poi Morgillo ha già mostrato qualcosa di buono, Sergio ha fatto cose molto importanti nell’altra partita, Panni e Conti le faranno. Si migliora solo col lavoro, vale per tutti. Giordano? Se un giocatore non trova minuti, è perché in quel momento non dà garanzie: mi sembra persino troppo ovvio da doverlo spiegare. Gioca chi performa, nulla di personale, mai, con nessuno. Poi ripeto, questo è un gruppo di ragazzi molto seri, sul quale non ho nulla da dire.
Freeman? È un ragazzo a cui manca un po’ di continuità, però da quando è arrivato sono contento del suo processo di crescita. E vincere aiuta a migliorare, perché aumenta fiducia e autostima"


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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