Prima dell'esordio con la maglia degli Atlanta Hawks, Marco Belinelli è stato intervistato da Mirco Melloni su La Stampa.
Ecco un estratto delle sue parole.

Sugli Hawks, non considerati per i playoff. Smentire i pronostici sarà un’ulteriore motivazione. Queste previsioni non mi sorprendono, non abbiamo nomi importanti, ma l’ultima annata ha dimostrato che esistono le eccezioni.
Al primo anno senza Dwyane Wade, Miami ha vinto 30 delle ultime 41 partite, sfiorando i playoff. Il loro esempio può darci fiducia. E poi anche noi abbiamo i nostri punti di forza.
Penso a coach Budenholzer, è stato allievo di Gregg Popovich e si vede lontano un miglio: in attacco punta sul gioco di squadra e pone grande attenzione alla fase difensiva. Definirlo preparato è riduttivo.


Su come vivere la stagione che lo attende, che porta alla scadenza del contratto. Con la volontà di vivere una stagione fatta bene, giocando in maniera aggressiva, è il modo giusto per essere utili alla squadra e per alzare le proprie medie al tiro. In precampionato ho avuto una piccola infiammazione al tendine d’Achille ma ora sto bene, sono pronto per giocare. E sono contento di farlo ad Atlanta, è una bella metropoli.

Il pensiero sulla Nazionale. Rispetto all’ultima estate è positivo: siamo usciti ai quarti contro una squadra, la Serbia, più forte di noi, ma con Ettore Messina abbiamo svolto un eccellente lavoro. Il futuro è da definire: il passato testimonia quanto io tenga all’azzurro, ho disputato cinque Europei, ma come sempre le valutazioni sull’attività in Nazionale le faccio più avanti, nel corso della stagione.

Un pronostico sulla NBA. Cleveland, e vi sorprenderò: l’acquisto di Derrick Rose, passato sotto silenzio, sarà determinante. Conobbi D-Rose a Chicago, quando era convalescente, è davvero speciale.

FORTITUDO, DOPPIO ALLENAMENTO: FERMO SOLO CHILLO
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91