Nazzareno Italiano è stato sentito da Luca Bortolotti per Repubblica. Un estratto dell'intervista.

"Dopo anni lontano e un addio che non fu bello per me, esser qui mi ha dato una bella scarica di adrenalina. Tornare e ricevere questo abbraccio e l’amore di tutti mi riempie d’orgoglio. Appena ho saputo che c’era un interesse ero già emozionatissimo. Poi mi confrontavo in giro e tutti erano sul chi va là, molti mi dicevano di stare attento, non erano convinti, per come erano andate le ultime due stagioni. Ma dentro di me sarei partito scalzo per giocare a Bologna, non pensavo molto al contorno, le voci, i dubbi sul futuro del club… .
Oggi col senno di poi dico che sono assolutamente felice della scelta, motivato e carico. Ho apprezzato il discorso del ricreare credibilità e carica attorno alla squadra, il roster c’è, la voglia di tutti anche, sapendo che stiamo migliorando e tra qualche mese lo saremo ancora di più. C’è molto margine per farlo con un mix tra esperti, giocatori di garra e tecnici, ma la crescita arriva anche lavorando sul gruppo. Credo molto al fuori campo, all’importanza di conoscerci come persone e sono il primo a organizzare pranzi e cene di squadra. So che posso sempre dire a un compagno quel che penso, essere schietti e diretti è parte fondamentale del creare un gruppo.
È molto emozionante tornare dopo anni e vedere che la gente non s’è dimenticata di te, qualcosa di buono allora l’hai lasciato. Ancora oggi parlarne mi emoziona, mi torna in mente quando quattro anni fa, quando si capì che non sarei rimasto, la Fossa venne al playground dei Giardini Margherita a salutarmi con striscioni e fumogeni. Cose che non si scordano"
.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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