Fortitudo, il nodo Fantinelli e quello dell'allenatore
La necessità di fare in fretta per mettere le fondamenta della casa (così il patron Tedeschi in metafora sul ruolo dell'allenatore) e poi capire come arredarla. Si cerca qualcuno da mettere in panchina, con la rosa delle scelte che deve per forza di cose andare a cercare chi è libero ma anche viceversa: l'opzione Ramondino potrebbe essere praticabile, anche perchè per l'ex Tortona (già visto a Bologna una vita fa, come vice, nella BBB) non è che ora in Italia ci sia tanto, e una Fortitudo da A2 potrebbe comunque valere come una A1, laddove comunque tanto è già stato completato. Così come quella Parente, nata come boutade per permettere all'ex giocatore Virtus di vendicarsi di quella Trapani dove venne cacciato alla prima sconfitta, ma che tante controindicazioni non ne ha: conosciuto dai Basciano, ci si potrebbe lavorare. Oppure, un papa straniero: spiegato a qualcuno che Repesa jr ha detto che alleno altrove, ma la Fortitudo sarebbe un sogno, ovvero la frase che direbbero tutti anche solo per diplomazia, e non è che sia stata la Effe a cercarlo, ieri girava la voce del serbo Oliver Vidin, che era uno dei papabili alla vice-panca nelle settimane in cui Repesa tornò in Fortitudo: attualmente in Unghera, chissà da dove è saltata fuori.
Poi, i giocatori. Per ora c'è da segnalare il mini esodo di panchinari: Taflaj a Vigevano e Morgillo (peccato, forse) a Cremona. Un nodo importante per ora è quello di Fantinelli: Il Gazzettino di Udine parla di ipotesi friulana sfumata, il giocatore ha offerte o comunque interesse da varie squadre (Forlì? Rimini? Pesaro?) e, insomma, sia messo agli atti che tutto questo vociare attorno al Capitano negli anni scorsi non c'era. Per ora, nessuna voce in entrata: d'altronde, se ancora non ci sono le fondamenta, per l'arredamento si dovrà ancora attendere.