(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Rivierabanca Basket Rimini – Flats Service Fortitudo Bologna 74-66

Houston, abbiamo un problema. Vero che iniziare la stagione con due trasferte su campi non scontati come Milano e Rimini non sia il modo migliore per approcciare, ma finire sotto una squadra a cui mancano Robinson e Tomassini, al netto del fatto che di qua ci sia sempre Aradori fermo, fa capire che il lavoro sarà tanto, tanto lungo. Una Fortitudo priva di personalità, che subisce la partita senza mai davvero provare a dettare le proprie regole, e che ha davvero poca concretezza da parte di quegli uomini, Gabriel in primis, che dovrebbero indicare la strada.

Cronaca

Rimini parte meglio, anche perché Johnson spupazza Gabriel e non si può rispondere sperando sempre e comunque nei cesti di Mian. 16-9 locale, poi al ribaltar dei cambi vanno meglio quelli bolognesi rispetto a quelli romagnoli, e mettendo mani un po’ ovunque a cassar le già precarie trame offensive RBR si fa 8-0 e si sorpassa, 17-16, al 10’.

Non è partita di quelle dove andare a trovare chissà quali highlights, ma la Fortitudo ha più pazienza nei suoi attacchi, muovendo il tabellone con continuità e non solo grazie a qualche effimero sbalzo ormonale riminese. Così si prova una minima fuga, anche perché Gabriel non si muoverà dalla sua mattonella a 9 metri dal canestro, ma quando la mette ha ragione lui. E 37-28 al 20’.

 

La Fortitudo dovrebbe solo evitare che Rimini si accenda, ma se il passo rimane ciabattato anche quando servirebbe altro è un attimo che Johnson, sempre pressochè immarcato, ne faccia 12 in 5’ per mettere una non prevista freccia. Piombata a -5 senza forse nemmeno capire come, si deve ringraziare che Rimini giochi per lo spettacolo anche quando non ce ne sarebbe bisogno, sprecando e facendosi erodere qualcosina. E 50-49 Rimini al 30’.

Servirebbe il talento oltre al gregariato di Cusin, mentre dall’arco si patisce e Rimini pare sempre e comunque galoppare sugli alti e bassi delle proprie esaltazioni. Bolpin e Gabriel regalano, Johnson no, ma basta un po’ di pressione a metà campo per recuperar bocce e tornare a -1. Si spreca di qua e di là, Freeman schiaccia alla maniera di Steven Davis e tira i liberi come Groselle, e due magate di Camara e Grande sparano i padroni di casa sul +7 a 90” dal termine. Altra infrazione di Freeman, Mian perde due volte Marini e sono 4 liberi, e il resto è solo festa riminese.

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