KIGILI BOLOGNA - ALLIANZ SAN SEVERO 92-72
Fosse sempre Puglia, la Fortitudo sarebbe roba da promozione senza se e senza ma. Seconda gara consecutiva con assetto forzato e seconda migliore della stagione, un solo passaggio a vuoto di pochi minuti a metà del terzo quarto quando già il tabellone ventellava, e San Severo rimandata a casa senza aver ben capito cosa possa essere successo. Altra prova di collettivo, sia davanti che dietro, doppie cifre a garganella, e Davis come imprevista ma succosa ciliegina sulla torta. Forse, l’unica nota è quella di aver giocato in 7, ma evidentemente i presenti pur con l’infrasettimanale ne avevano ancora tanto da spendere.
Scambi di cortesie tra tifoserie, saluti all’ex Daniel, e inizio di gara molto fluido per una Fortitudo che in attacco sa quasi sempre dove andare a parare, distribuisce bene i rifornimenti e riesce perfino a far segnare Davis in contropiede capendo fin da subito che è la giornata ideale per riattivarlo. San Severo cerca molto l’area, ma una volta zittito Daniel ai gialloneri resta poco. Per cui, al primo girar di cambi, 8-0 di parziale e 22-13 al 10’.
Talmente semplice che ad un certo punto c’è anche assuefazione dal buon canestro o dalla buona azione difensiva, la Fortitudo del secondo quarto continua a girare bene la palla, trova la precisione di Cucci dall’arco e un Davis con la testa nella partita, e allunga senza nessun problema quasi fino al ventello (44-25). Ogni azione è un assist, 46-30 al 20’.
Strada rettilinea e a sei corsie fino a metà terzo quarto, quando Thornton bolla dall’arco il +22, la partita prova a riaccendersi con tre triple di fila di Raivio e una palese antipatia del trio arbitrale verso un Fantinelli tartassato senza fischio emettere. E’ un attimo, un rientro 58-46, poi si riprende il ritmo fino al 68-52 del 30’.
I tifosi ospiti mugugnano per la prova non provata dei propri, la Fortitudo viaggia senza problemi, arrivando quasi più vicino ai 30 di vantaggio che non ai 20. La Fossa inneggia a Dalmonte, che alla fine ha modo e maniera di dare spazio alle terze linee, bypassando le seconde. Si rivede Niang, palleggia Bonfiglioli, fanno punti entrambi, tutti felici. E con Davis a fare il gesto del cuore alla curva, siamo tutti più buoni.
(Foto Mauro Donati)