Ci si aspettava una reazione dopo Belgrado, e la reazione è puntualmente arrivata. La Virtus di ieri ha dominato a Roma, rendendo facile una partita che sulla carta facile non era, e che era partita anche male. Ma dopo l’inizio capitolino (11-1) c’è stata una sola squadra in campo. Parziale di 36-5 per ribaltare la partita, vantaggio salito anche a +32 nel terzo quarto, e chiuso con un agevole +29 senza particolari problemi. Inoltre, cosa ancora più importante vista la sfida di Eurocup di mercoledì, rotazioni ampie e nessun giocatore oltre i 25’, con ampio spazio (ripagato da un’ottima prestazione) per Marcos Delia, che ancora una volta si è fatto trovare pronto. Vince Hunter è rimasto a Bologna a lavorare, in modo da essere nelle migliori condizioni possibili per il Darussafaka.
Insomma, a parte forse qualche palla persa di troppo - e coach Djordjevic l’ha fatto notare alla fine - non si poteva fare meglio. Le due principali bocche da fuoco romane - Dyson e Jefferson - sono state tolte dalla partita con un’ottima difesa, e da lì è stato tutto facile.
In classifica, è rimasto tutto immutato, con i bianconeri a +2 su Sassari, giunta all’ottava vittoria consecutiva. Da parte varesina non sono mancate critiche arbitrali, ma fatto sta che le prime cinque della classe hanno vinto tutte. Da sotto sta risalendo anche Venezia, che ieri ha espugnato Trieste. A inizio girone di ritorno, i valori stanno iniziando a delinearsi.

(foto Legabasket)

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