Bologna, 25 febbraio –

Queste le parole di Beatrice Barberis ai microfoni idi Made in Bo, durante la trasmissione Basket 88:

“Giocare l’ultima partita al Paladozza, di Eurolega, è stato emozionante. Anche fra di noi spesso abbiamo convenuto che il pubblico sia stato la nostra arma in più e questo ci ha dato veramente tanta carica, in modo per noi quasi inaspettato, perchè ci hanno sempre travolto con la loro passione e il loro calore. A loro dobbiamo tanto.
Non nego che un po’ di rammarico ci sia per alcune situazioni, ma se ti fossilizzi sugli episodi fatichi ad andare avanti. Potevano andare sicuramente meglio, ma mettiamo nel nostro bagaglio di giocatrici questa esperienza fantastica. Il nostro desiderio è che, avendo portato la Virtus femminile in Europa sia un traguardo importante ma anche un punto di partenza per tutto il movimento cestistico italiano per il futuro.
La nazionale? Il 3×3 è molto diverso, dinamismo puro, con partite molto brevi di 10 in cui il gioco non si ferma mai. E’ un gioco molto intuitivo, fisico e intenso ma è allo stesso tempo estremamente divertente: non hai mai tempo per gestirti e riposare ma sei sempre in apnea. La cosa che più mi ha stupito e sorpreso è la possibilità di viaggiare e conoscere tantissima gente e tantissime giocatrici diverse, con altrettante culture e questo è incredibile. In aggiunta, giocando con la musica ti da una carica extra che un po’ rimpiango nel tradizionale 5vs5. 
Il nostro prossimo impegno domenica ci vede coinvolte in un derby. Al momento siamo in un buono stato di forma anche se gli infortuni ci hanno pesantemente influenzato durante l’arco della stagione: ora però siamo al completo e questo ci permette di esprimerci al meglio. Durante un derby non esistono classifiche, non esistono i nomi in campo ma contano le motivazioni di chi gioca: mi auguro solo che ci sia tanto pubblico perché Bologna è una piazza che merita i palcoscenici migliori e anche Faenza è una realtà molto calda che segue con grande trasporto la sua squadra. Vogliamo regalare loro il miglior spettacolo possibile con tanti emozioni per tutti.
Virtus? Per me far parte della Virtus Segafredo è un onore e un orgoglio. Quando sono arrivato qui non immaginavo che saremmo arrivate sin qui ma non ci siamo mai poste limiti. In tre anni abbiamo giocato l’Eurolega e far parte di questo percorso è stato incredibile: puntiamo a vincere il primo trofeo e perché no, tutti quelli ancora disposizione a cominciare dalla prossima Coppa Italia.”

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