Il presidente della Virtus Alberto Bucci è stato intervistato dal Resto del Carlino, confermando tra l'altro che la società aderisce alla raccolta fondi promossa dal quotidiano bolognese per il palasport di Arquata del Tronto.
Ecco le sue parole:

Partecipare alla raccolta fondi per il palasport di Arquata del Tronto è un atto dovuto. Noi per questo tipo di iniziative ci saremo sempre e per essere ancora più protagonisti, oltre al classico box dove il pubblico potrà versare la propria offerta, domenica contro Mantova ci saranno anche 4 ragazzi del settore giovanile che in divisa andranno a raccogliere le offerte del pubblico.

Questo significa che la Vu Nera non è solo pallacanestro, ma volete che veicoli anche dei valori? Non siamo noi a volerlo, la Virtus l'ha sempre fatto. In questo caso si tratta di aiutare una comunità che è stata colpita dal terremoto, in futuro purtroppo ci saranno altre occasioni. Prenderemo la palla al balzo non solo in campo, perchè vogliamo stare in mezzo e vicino alla gente.

Tra questi valori c'è anche la responsabilità di crescere i giovani? Per chi arriva da noi c'è un impegno preciso con la famiglia. Poi c'è chi andrà più lontano e chi dovrà accontentarsi, ma il nostro impegno educativo c'è sempre. Io sono contento che sia stato accolto il mio progetto di dare spazio a 4 giovani che secondo me possono giocare in A2, ma noi non lavoriamo solo con loro.

A giudicare dalla prestazione di Imola, la sua è stata una scelta azzeccata. Di chi è il merito? Un mix tra i loro compagni e l'allenatore. Ramagli ha il coraggio di metterli in campo sullo 0-0 e non quando la squadra è avanti di 20-30 punti, i compagni sono bravi ad accettare e mascherare i loro alti e bassi e i loro errori. Non vorrei esagerare con gli aggettivi, ma dire che sono meravigliosi mi sembra l'appellativo giusto. Si è creato un buon gruppo, dove chi ha più esperienza non si fa problemi a dare una pedata nel sedere se è necessario, ma dopo un minuto ha già resettato e dà un'altra possibilità a chi per crescere ha anche bisogno di sbagliare.

Il pubblico avrà la stessa pazienza, o dopo Imola si aspetterà sempre l'alto livello? I nostri tifosi sono competenti e vogliono bene alla Virtus. Sanno che l'unica cosa che abbiamo garantito è il massimo impegno in ogni partita. Questo vale per tutti, con una piccola differenza: chi ha esperienza sa che il pubblico non si delude se si esce dal campo non avendo più nulla da spendere. I giovani - invece - a volte si bloccano per la paura di deludere. Loro devono giocare senza la paura di commettere un errore. Chi ci viene a vedere sa che il loro rendimento potrà essere altalenante.

Sta tentando di proteggere i suoi ragazzi? No. Noi non siamo come quei genitori spazzaneve che puliscono costantemente la strada ai loro figli, ma per farli crescere vogliamo che si confrontino con le difficoltà che sono in grado di affrontare. Non abbiamo paura che possano commettere un errore di troppo, ma allo stesso modo sappiamo che giocare una buona partita è un passo importante verso il traguardo, ma non è il traguardo.

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PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE