FORTITUDO - ROSETO, IL DOPOPARTITA
In attesa di vedere come sarà la versione da trasferta della Fortitudo, specie considerando che l’infrasettimanale in Lucania non è la cosa migliore da un punto di vista logistico, almeno una certezza c’è, ovvero che il Paladozza, di riffa o di raffa, al di là delle retoriche sul fortino eccetera, non sembra facile da espugnare. Bologna fa due su due, matando Roseto dopo tanti minuti di sofferenza, ribadendo quelle che sono le direttive di Boniciolli, ovvero o difesa o niente. Male la Fortitudo nel primo quarto, imbambolata sia davanti che dietro, poi come spesso capita a questa squadra il ribaltamento è avvenuto iniziando a strozzare a metà campo una avversaria rimasta con il passare del tempo con poche idee e soprattutto poco fiato. E la caratteristica di questa squadra rimane poi uguale, ovvero la certezza che non si dipende da un singolo, ma dalla possibilità di far uscire dal cilindro un coniglio diverso ad ogni azione. Anche conigli che potevano essere sembrati zoppi fino a quel momento.
Come Candi, ferri su ferri prima di due triple filate. Come Raucci, esplosivo nell’evitare lo sprint con due giocatone finali. Come Daniel, preso a ditate già nella prima azione e riemerso nell’ultimo quarto. Come Sorrentino, meglio di quanto non dicano le cifre e le impressioni superficiali. Insomma, come capitava in B2, ancora proletariato puro, e la cosa non era scontata visto il salto, singolo o doppio qual dir si voglia, di categoria. Resta qualche problema nel far canestro con continuità, perché 36% in casa non è il massimo, ma andando poi a dominare con 18 rimbalzi d’attacco e portando a 20 perse ecco che si capisce come surrogare laddove c’è bisogno. Ora? Ora Matera, come detto, in campo inedito e non nelle migliori condizioni visto come saranno infuriati là in zona. Poi la sfida con Treviso. Insomma, ci sarà di che divertirsi.
Ancora un altro entusiasmo ci farà pulsare il cuore - Tutta la balotta collettiva, come detto, trascinata da un Paladozza con 4000 dichiarati e che nel secondo tempo ha spinto, come si suol dire, il contropiede e non solo. Il resto arriverà, ma si può vincere anche senza brillare nelle cifre.
Ne abbiamo avute di occasioni perdendole - Difficile trovare qualcuno sottotono. Forse Carraretto, poco avvezzo all’entrare in ritmo con un utilizzo spezzettato. Ma dubitiamo che l’ex Siena stanotte abbia dormito male pensando alle poche opportunità avute.