ETERNEDILE - BONDI FERRARA 74-68
Poteva essere insidiosa per tanti motivi, la gara natalizia che porta al Paladozza 5010 dichiarati, ma la Fortitudo riesce ad andare oltre il rischio di pancia piena dopo il primo gol esterno della stagione. E Ferrara, con i suoi tanti volti noti, regge solo 31’ prima di alzare bandiera bianca, vittima della sua panchina troppo corta e dell’incapacità di andare oltre al tiro da fuori per scardinare la difesa fortitudina. E alla fine vince il collettivo, con menzion d’onore per chi, come Sorrentino, si è trovato di colpo in cronaca per rischi di taglio: per ora, questa squadra ha attributi tali da andare oltre le proprie carenze collettive, poi chi vivrà vedrà.
Iniziato con i canonici fischi a Lestini – ma anche con la premiazione di Ryan Bucci, della serie i meriti dei padri ricadono sui figli, e il saluto all’antico capitano Striscio Zatti, che con il papà di Ryan qualche cosa in Fortitudo lo fece -, i primi minuti sembrano figli di cotechini non digeriti e tortellini incazzati per lo sballottamento al posto di una tranquilla metabolizzazione. Palle perse e ritmo sonnolento, e blando vantaggio casalingo figlio delle iniziali scorribande di Sorrentino e Daniel che viene zittito dalle triple di Bucci e Losi che, proprio sul tramontar del quarto, fanno virare il punteggio sul 17-15 estense del 10’.
Il basket attuale non contempla l’utilizzo dell’area offensiva come luogo ove cercar prodotto, e allora via di triple, con Italiano che prima prova la fuga bolognese (28-22), e con Bucci e Brkic a rintuzzare fino all’impatto (30). L’unico che prova a verticalizzare è il solito Sorrentino, il cui tambureggiar riporta la Fortitudo avanti mentre il fischiometro si divide tra Lestini e Brkic, che si becca con Italiano ma mette anche i liberi che masterizzano il punteggio sul 35-34 F del 20’.
Daniel riparte con impatto, diciamo, di chi il digestivo Antonetto (ammesso che esista ancora, se è pubblicità sappiate che nulla ci viene in tasca) non lo ha trangugiato. Ferrara prova a scappare, fa +6, ma il centrocampo bolognese viaggia meglio di quello ospite, e dagli esterni arrivano i punti del ribaltamento fino al 51-47 del 28’. Lestini la sua tripla sotto la Fossa la mette, ma è solo quella del -1 Ferrara, replicata da Montano fa 54-50 al 30’.
Si rimane in regime di parità sostanziale, con Ferrara che non attacca il ferro se non sotto tortura e la Fortitudo che, pian piano, cerca di mettere il naso avanti con maggiore determinazione (8-0 di parziale e +9 a -3’). Fatta la differenza, serve solo gestire davanti ad avversari che riescono in alcuni casi ad essere più pronti sulle palle vaganti, ma che dimenticano in tutto e per tutto che il basket non è solo tiro da 8 metri. Montano tripleggia il +10 a 70” dalla fine, Lestini metti la bomba è la sigla finale, Boniciolli chiude imbattuto al Paladozza il suo anno fortitudino.