Marco Spissu è stato intervistato da Luca Sancini su Repubblica.
Ecco una sintesi delle sue parole

Quando ti chiedono di fare il play alla Virtus Bologna, pensi a Roberto Brunamonti. Ma sono cose che ti danno forza e orgoglio, non è che devi farti intimorire.

Sul fatto di essere stato indicato come preferito dall'ex patron Cazzola. Questo mi ha riempito di orgoglio, se un presidente che ha portato qui tanti campioni, ha notato proprio me. Mi piace pensare che, oltre al gioco, abbia visto pure l’attaccamento alla maglia e la grinta che ci metto.

Sulla paura di essere messo da parte all'arrivo di Gentile. Assolutamente no, perché tanto lo sai che quando giochi in una squadra forte e in una società come la Virtus, gli esami non finiscono mai. Quindi non ho pensato a cosa mi sarebbe stato tolto, ma a non dimenticare che ogni giorno qui devi dimostrare il tuo valore. Così è andata anche con l’arrivo di Stefano, che poi si è rivelato un ragazzo tranquillo e alla squadra ha portato tanta esperienza.

Sul riprendere a giocare dopo una sosta di 11 giorni. Avrei preferito giocare ieri, è normale. Stiamo comunque lavorando tranquilli e con la giusta intensità, tanto non serve ammazzarsi di lavoro adesso: va bene un’ora e mezza al giorno, fatta come si deve. E restare concentrati.

Sul fatto che giocare al PalaDozza si qualcosa di speciale. Vero. E’ difficile da spiegare, perché bisognerebbe essere in mezzo al campo e guardare le tribune, come facciamo noi giocatori, per capire quanto è incredibile questo ambiente. I tifosi sono a pochi metri e si sentono il doppio. E lì da martedì ci andiamo a giocare la promozione. Vorrei un palazzo pieno e sicuramente lo sarà. Poi tocca a noi, non ne possiamo più di aspettare.

(foto Pierfrancesco Accardo)

SABATINI: GIUSTO ANDARE AL PALADOZZA, LA UNIPOL ARENA E' TROPPO GRANDE PER LA VIRTUS ATTUALE. AVREI VOLUTO VEDERE LA TENSOSTRUTTURA, UNA C... PAZZESCA
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91