Senza tanti giri di parole. Prima o poi si deve vincere anche qualche partita apparentemente non con il favore del pronostico, altrimenti tutte le retoriche sulle finali eccetera vanno a farsi benedire così come la permanenza in A1. E Venezia deve essere affrontata, appunto, come fosse una finale in gara secca, cercando alla fine di cambiare il senso di quella famosa canzone di Aznavour e rendere tutto più felice. D'altronde la Reyer qualcosa in casa lo ha concesso (4 sconfitte) e qui c'è, ci deve essere, tanta fame. Con il rientro di Procida, con la gara dell'ex da parte di Charalampopoulos, con il più inserito Fantinelli, varie ed eventuali. Il resto sono ciarle, punto e basta.

Una Fortitudo che sicuramente preferirebbe giocar male ma vincere come successo domenica contro Cremona che non magari uscire tra gli applausi senza punti in classifica, dato che ora non si deve guardare la luna ma il dito. Anche se è palese che per battere Venezia servirà qualcosa di più rispetto alla Vanoli: ergo ci si orienti tra rotazioni oggi più generose (ma pure per forza di cose più enigmatiche) e atavici limiti, quelli dell'asse play-pivot dove manca continuità da un lato e alternative dall'altro. O le alternanze della coppia di esterni Frazier-Feldeine, che qualcosa di più dell'apatia di domenica dovrà dare. Oggi, però, si deve guardare a quello che c'è, ripunto e ribasta.

Venezia, quindi. Gli alti e bassi di una squadra inizialmente con qualche ambizione ma che forse, chissà, sta ancora vivendo delle bollicine spumantesche del post scudetto 2019. Record in parità, ma anche una discreta riscossa dopo un passaggio a vuoto (4 perse di fila) ora siamo a 5-1 nelle ultime 6 e, insomma, forse la Fortitudo avrebbe voluto affrontare la Reyer due mesi fa, chissà. Già affrontata da Bologna 3 volte e sempre con vittorie lagunari: 2 nelle preistorie stagionali - ma già sintomatiche di quello che sarebbe successo - e una in campionato, in Azzarita, con il solito vorrei-ma-non-posso fortitudino di chi ogni tanto dovrebbe anche giocare sulla difesa, ma sempre 90 ne becca. I 15+7 di Watt, i 14 di Tonut, un gruppo che gioca insieme da un bel po' che da qualche mese ha reinserito il precedentemente rotto Bramos e aggiunto i 13+5 assist di Theodore. Delle avventure autostradali di Sanders sappiamo tutto.

Si gioca domenica, ore 17, diretta Discovery+ e Radio Nettuno Bologna Uno.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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VENEZIA, LA SITUAZIONE INFERMERIA