Flats Service Fortitudo Bologna

Fantinelli - voto 6,5 – (17pti, -, 7/14, 1/5) – Inizio di fuoco, poi è chiaro che se deve prendersi 19 tiri, praticamente l’unico a parte Freeman con un minimo di pericolosità entro i 7 metri, qualcosa che non funziona c’è.

Bolpin - voto 5,5 – (7pti, 1/1, 0/3, 2/5) – Vai te a sapere se il fallo che provoca poi il supplementare sia una sciocchezza sua o una visione arbitrale. Prima, alti e bassi.

Mian – voto 5,5 – (9pti, -, 0/1, 3/3) – Percorso netto da lontano, ma se sono 5 falli in nemmeno mezza partita qualche cosa non ha funzionato.

Gabriel - voto 7 – (31pti, 8/11, 1/3, 7/17) – 37 di valutazione, 13 rimbalzi, cifre clamorose che non possono non portare ad un voto alto. Poi è chiaro che non è un trascinatore e non lo potrà essere, e questo è qualcosa che manca tanto.

Freeman - voto 5,5 – (10pti, -, 5/10, 0/1) - Fuochi d’artificio iniziali che non vengono concretizzati anche per problemi di falli, ma è chiaro che in sua assenza là sotto manca davvero un bel po’ di roba. E, quando il gioco si fa duro, lui fa un passo indietro.

Giordano – voto 6 – (0pti, -, -, 0/1) – Mostruosa fatica per stare ad un livello che necessiterebbe di più completezza. Funziona se gli altri funzionano, al di là del non mollare un centimetro. Esce anche lui con muscoli e ossa che chiedono pietà.

Sabatini - voto NG – (0pti, -, 0/1, -) – Ahia.

Panni – voto 5 – (3pti, -, 0/2, 1/5) – Pareva la fine di un incubo, il tiro del +3. E invece no.

Battistini - voto 5 – (2pti, -, 1/3, -) – Un rimbalzo e un cesto, ma rimane l’impressione di un momento di labirintite e crisi di identità.

Menalo – voto 6 – (6pti, -, -, 0/1) - Rimbalzi di inerzia più che di grinta, per ora non può proporre altro. Meglio comunque di eventuali sparakkjanze.

 

Reale Mutua Torino

Schina - voto 6,5 – (14pti, 10/12, 2/3, 0/2) – La riapre prima di uscire per falli.

Severini – voto 6,5 – (9pti, 2/2, 2/4, 1/1) – Esce alla distanza.

Taylor – voto 7 – (18pti, 2/2, 2/5, 4/10) – Utile senza togliere spazio agli altri. 

Ajayi – voto 7 – (16pti, 5/6, 1/9, 3/4) – Sbuca dal nulla, o quasi. 11 rimbalzi.

Seck – voto 6 – (7pti, 1/1, 3/6, -) – Legna.

Gallo – voto 5,5 – (0pti, -, -, 0/2) - Non è molto funky.

Montano – voto 6,5 – (12pti, 7/8, 1/1, 1/6) – Tanti cicci, ma ispira la rimonta.

Ghirlanda – voto 5,5 – (0pti, -, 0/1, 0/1) – Promesse non mantenute.

Landi – voto 4 – (4pti, 4/4, -, 0/7) – In carriera non ha mai imparato che in area non ci sono i coccodrilli.

Ladurner – voto 6,5 – (2pti, 2/2, -, -) – Si muove bene.

 

VERBA MANENT

CagnardiPersa una partita che andava vinta, andando a +19 e poi perdendo il filo della gara. Quintetti anomali, fischiate che non ci hanno aiutato, ma sarebbe ridicolo guardare a queste cose. Siamo dispiaciuti e arrabbiati per quanto fatto in campo, bisogna riflettere perché questo è un campionato che non ci dà tregua. Ora abbiamo due trasferte difficili, e la conta su chi ci sarà e chi no. Sabatini una cosa che pare grave, altri acciaccati, ma è stata una sconfitta bruciante. Andava vinta per la classifica, i ragazzi sono amareggiati ma serve avere la forza per ripartire. Mi sento in discussione perché fa parte del mio lavoro, è giusto dopo due sconfitte così che io mi faccia delle domande, ma per il mio modo di lavorare devo cercare subito risposte. Mancanza di leadership? Abbiamo difficoltà quando siamo stanchi, oggi lo eravamo per tante ragioni ed è stato difficile andare a trovare cose facili. Dobbiamo trovare il modo di chiudere le partite e costruire vantaggi nelle partite punto a punto. 

BoniciolliIntanto un pensiero a Gherardo Sabatini. Noi veniamo da mesi dove lavoriamo come pazzi, con sconfitte nel finale e occasioni perse. Temevo avessimo perso la fiducia, questa è una vittoria importante per ricordare che fare fatica serve: ero terrorizzato di perdere l’ennesima partita all’ultimo secondo, su uno dei campi più caldi d’Europa, ben organizzata e contro una squadra con tanti infortuni. Sembravano due pugili che sul ring non ne potevano più, con Schina che ha pareggiato davanti alla Fossa che giustamente lo fischiava. L’unica cosa personale: ringrazio a uno a uno tutte le persone che mi hanno accolto a casa di nuovo dopo sei anni da quando sono stato male. E’ un bel segnale in una Italia che sta diventando un brutto paese, mia moglie era commossa. La rimonta? Quando capitò una cosa del genere a me con la Fortitudo contro Ravenna loro vinsero per spensieratezza, segnavano sempre, noi perché invece non ci siamo arresi. Lo sport non è solo questione di soldi, dare milioni a calciatori che poi non tirano i rigori, e noi abbiamo costruito questa squadra non pensando al budget, ma a cercare una identità come lo aveva la mia squadra con Candi, Raucci, Campogrande e Montano. Io ho allenato tante squadre, ma mai come quest’anno ho una realtà dove tutti dipendono da tutti, invece di prendere una guardiotta che tira sempre e gli italiani che guardano. E’ il campionato degli italiani, e bravo Montano che ha iniziato male finendo in modo fantastico. Una rivincita? No, l’unanimità non l’aveva Gesù Cristo e nemmeno la Meloni. Io all’epoca finii in ospedale, tornai perché Comuzzo mi disse che dovevo tornare, a Forlì sono svenuto nello spogliatoio ma non ho nessun rimpianto. Chi passa per questa comunità rimane inevitabilmente legato a questo marchio, ma non è una rivincita perché so quanto possa stare male una persona di livello straordinario come Cagnardi, che non vedo perché non dovrebbe portare la Fortitudo in finale. Festeggiare sarebbe irrispettoso.

Il video grazie a Sport Press

Questa sera Vitamina Effe: alle 19 su Nettuno Bologna Uno
Halftime: Openjobmetis Varese - Virtus Segafredo Bologna 51-44