In una lunga intervista rilasciata ad Andrea Barocci del Corriere dello Sport, Alessandro Gentile ha parlato anche della sua stagione alla Virtus.
Ecco un estratto delle sue parole.

Cosa non ha funzionato alla Virtus? Abbiamo avuto tanti problemi e tanti infortuni. Eravamo una squadra completamente nuova che ha pagato il mix tra quelli che erano rimasti e chi è arrivato dopo. Abbiamo avuto da subito tanta pressione e tante aspettative in un piazza bellissima: se non hai alle spalle un muro bello grosso, è difficile rimanere in piedi...
Perché si è interrotto il rapporto con la Virtus? «Non si è interrotto. Io avevo solo un anno di contratto. Durante tutta la stagione o non ho avuto alcuna indicazione da parte del club: probabilmente, non sono rimasti soddisfatti di quello che ho fatto.

La prossima Summer League con la maglia dei Rockets? Sono stato scelto ai draft da Houston nel 2014. Questa strada l'avrei dovuta prendere tanti anni fa. Ma sono rimasto a Milano per una questione di amore e fedeltà verso l'Olimpia. Valori nei quali io credo ancora, anche se oggigiorno purtroppo non esistono più. Ora ho 25 anni, sono senza contratto, ho tutta la libertà per affrontare questa esperienza che non tutti possono fare nella vita. Per questo la affronterà con grande entusiasmo. Con coach D'Antoni avevo parlato l'estate del preolimpico, quando sembrava che l'accordo fosse vicino. Anzi, era fatto... Poi, è saltato per altre dinamiche.
Nella NBA vogliono soprattutto specialisti? Anche qui bisogna capitare nel posto giusto al momento giusto. Datome ad esempio: se avesse avuto questa fortuna, in un altro sistema, sarebbe ancora nella NBA. Il basket europeo e quello americano sono due sport un po' diversi. Io giocherò come ho sempre fatto, non posso cambiare il mio basket ora. Houston ha manifestato interesse nei miei confronti e mi ha invitato alla Summer League. Siamo sempre stati in contatto in questi anni. Per cui andrò lì e mi godrò la situazione».

(Foto Giulia Pesino)

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