IL DOPOPARTITA DI VIRTUS-TRENTO
Finchè si è giocato a pallacanestro, la miglior Virtus della stagione, ha detto Alessandro Ramagli, e non si può che concordare. Prima della rissa, i bianconeri sono stati praticamente perfetti, tutti coinvolti in attacco e in difesa, e assolutamente dominanti in ogni aspetto del gioco. Anche dal punto di vista fisico, e questa è una novità. Contro una squadra di taglia simile, le Vu Nere hanno dimostrato di poter prevalere in tutti i mismatch. In pratica, l’opposto di Avellino, e la partita perfetta di Marcus Slaugther ne è la prova più evidente. Ad Avellino era stato eclissato dalla fisicità di Fesenko e Ndiaye, ieri invece aveva di fronte avversari della sua stazza, e li ha spazzati via con 25 punti e 8 rimbalzi, per un clamoroso 38 di valutazione.
E anche dopo il fattaccio, nonostante fossero un po’ “saltati gli schemi” e Trento si fosse riavvicinata, non ci sono mai stati seri rischi, e alla fine è stata portata a casa sia la partita che la differenza canestri, ovvero tutto quello che contava. Aradori e Slaugther, i migliori giocatori della partita, sono stati anche i due più lucidi, che hanno messo i punti chiave.
Per la Virtus, che sta decisamente crescendo, è la quinta vittoria nelle ultime sei partite, e il settimo posto in classifica è consolidato.
Una rissa così, infine, al PalaDozza non si vedeva da un bel po’. Le immagini sono chiarissime, anche per attribuire le responsabilità. Il tutto è partito da giocatori di Trento, e da Gutierrez in particolare. Alessandro Gentile ha reagito per difendere il fratello e i compagni di squadra. Umanamente è comprensibile: in questi casi difficilmente si porge l’altra guancia, come ha detto Ramagli. Il problema è che il numero zero ha già convertito in multa una giornata di squalifica (proprio dopo la partita di andata), e quindi dovrà scontare quella, o quelle, che il giudice sportivo gli infliggerà. A Capo D’Orlando, quindi, la Virtus andrà di sicuro senza Klaudio Ndoja, e molto probabilmente senza Alessandro Gentile.
(foto Giulia Pesino)
E anche dopo il fattaccio, nonostante fossero un po’ “saltati gli schemi” e Trento si fosse riavvicinata, non ci sono mai stati seri rischi, e alla fine è stata portata a casa sia la partita che la differenza canestri, ovvero tutto quello che contava. Aradori e Slaugther, i migliori giocatori della partita, sono stati anche i due più lucidi, che hanno messo i punti chiave.
Per la Virtus, che sta decisamente crescendo, è la quinta vittoria nelle ultime sei partite, e il settimo posto in classifica è consolidato.
Una rissa così, infine, al PalaDozza non si vedeva da un bel po’. Le immagini sono chiarissime, anche per attribuire le responsabilità. Il tutto è partito da giocatori di Trento, e da Gutierrez in particolare. Alessandro Gentile ha reagito per difendere il fratello e i compagni di squadra. Umanamente è comprensibile: in questi casi difficilmente si porge l’altra guancia, come ha detto Ramagli. Il problema è che il numero zero ha già convertito in multa una giornata di squalifica (proprio dopo la partita di andata), e quindi dovrà scontare quella, o quelle, che il giudice sportivo gli infliggerà. A Capo D’Orlando, quindi, la Virtus andrà di sicuro senza Klaudio Ndoja, e molto probabilmente senza Alessandro Gentile.
(foto Giulia Pesino)