FORTITUDO - VERONA: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
KONTATTO BOLOGNA
Candi - voto 5 – (10pti, 4/4, 0/2, 2/7) - Precaria regia, che paga anche il non sapere bene a che bancomat affidarsi nei momenti di difficoltà. Si aggiunga una prova al tiro non del tutto agevole, come si suol dire, ed ecco impacchettata la giornataccia.
Roberts - voto 5 – (8pti, -, 1/6, 2/8) - Sembra divertirsi fin dalla prima boccia, che è una tripla subito dopo il via, ma la partita finisce lì, benzinaio con le pompe vuote, a non capire bene cosa gli stia capitando attorno.
Raucci - voto 5 – (4pti, -, 2/5, 0/1) - Tanta buona volontà difensiva, come si suol dire, ma è poca roba davanti a garretti altrui che corrono più forte. Il disastro aumenta dopo tre errori in area, nel terzo quarto, che vasectomizzano quel che era ancora eretto.
Mancinelli - voto 6,5 – (17pti, 3/3, 7/9, 0/2) - Sembra quasi voler dire alla truppa che a bussare alla sua porta qualcosa salta sempre fuori, ma non può farcela da solo. Dietro barcolla, non molla, e ne esce come il meno peggio dei suoi. Dubitando che la cosa possa essere consolazione.
Knox - voto 4,5 – (7pti, 1/2, 3/8, -) - Immediata sparizione dalla gara, quando rientra nel terzo quarto sembra più che altro alla ricerca di qualcuno che gli spieghi di cosa si stia parlando.
Montano - voto 5 – (7pti, 2/2, 1/3, 1/5) - Solo una fiammata, nemmeno tanto fiammante, a metà gara. Poi gira attorno al banco senza una vera e propria voglia di mettercisi a sedere.
Campogrande - voto 5 – (3pti, -, -, 1/2) - La tripla dell’ultimo vantaggio bolognese, poi dopo un errore difensivo c’è quasi paura per la sua incolumità fisica al ritorno in panchina.
Italiano - voto 5,5 – (7pti, 1/2, 3/8, -) - Prova a metterla sulla cattiveria, sulla bruttezza, sul capello dorato: per un po’ funziona anche, ma l’ossigeno è quello che è, almeno nei polmoni.
Gandini - voto 4,5 – (2pti, 2/2, 0/1, 0/1) - Resta a sedere, in campo, mentre tutti gli altri corrono e nemmeno poco.
TEZENIS VERONA
Robinson - voto 7 – (12pti, 1/1, 4/7, 1/2) – Facile facile, penetra come burro, come grissino nel tonno, insomma avete capito.
Frazier - voto 7,5 – (27pti, 9/10, 6/8, 2/5) – Fa quello che gli pare, amen.
Boscagin - voto 6,5 – (4pti, -, 2/5, 0/2) – Meglio quando muove i muscoli che non quando ci prova.
Diliegro - voto 6,5 – (8pti, 2/2, 3/5, -) – Fa la faccia cattiva, basta e avanza.
Totè - voto 7 – (7pti, 1/2, 0/2, 2/2) – Si toglie qualche sassolino dalla scarpa.
Basile - voto 6,5 – (3pti, -, 0/1, 1/2) – Con quel nome al Paladozza non può non mettere una tripla ignorante.
Portannese - voto 7 – (9pti, 3/4, 3/5, 0/4) – Spariglia fin dal primo ingresso, correndo come un pazzo.
Fall - voto NG
Brkic - voto 6,5 – (8pti, 3/4, 1/2, 1/5) – Parte male, migliora in seguito.
VERBA MANENT
Boniciolli - Forti similitudini tra l’esordio casalingo di Verona domenica scorsa e il nostro odierno. Non sono preoccupato, sono solo dispiaciuto per il pubblico: è come andare per la prima volta a cena dai genitori della tua fidanzata e ribaltare il vino rosso sui pantaloni del suocero. Ai giocatori ho detto che se perdiamo il carattere distintivo avuto nel nostro passato, ‘siate affamati siate folli’, restiamo una squadra modesta. E non è questo il motivo per cui stiamo lavorando. Ora arriva Ravenna, che come avevo previsto è una delle squadre meglio costruite e allenate: mi auguro che noi si smetta di preoccuparsi di altre cose. Potessimo pesare su una bilancia quanto abbiamo parlato delle maglie a palline e quanto della partita… 80% palline, con tanto di comunicato a dover smentire frasi di un americano. Ci siamo preoccupati di molte cose, ma non che arrivava un avversario valido, affamato e incazzato, mentre noi pensavamo che la vittoria sarebbe stata una inevitabile conseguenza del pubblico e delle maglie a pallini. Siamo stati difensivamente imbarazzanti, e ogni giocatore dovrebbe tornare a casa pensando a quello che, nel proprio, non ha fatto. La nostra è una squadra di brave persone, travolta forse da un clima a cui non siamo abituati, forse Trebaseleghe è più adatta a noi, rispetto al Paladozza. Il nostro nuovo status deve essere supportato dalle prestazioni, e responsabilità mia è quella di non essere stato capace, ingannato da una buona settimana di allenamenti, di focalizzare sulla gara e indirizzare l’attenzione sul fatto che gli avversari erano di altissimo livello. Siamo stati totalmente in balia degli avversari, e mi auguro che la consapevolezza dei nostri giocatori sia analoga a quella di Verona dopo la loro sconfitta. Arriva Ravenna, ora, Ravenna, e non le maglie: anche alla stampa chiedo che ai giocatori venga chiesto di Ravenna, e non delle maglie. Verona è una squadra della Madonna, allenata da un allenatore della Madonna, e noi non l’abbiamo sottovalutata: tutti quelli che erano presenti oggi, anche i tifosi ospiti, erano forse convinti che in un modo o nell’altro l’avremmo portata a casa. Ma il passato è passato, è un nuovo campionato, nuovi avversari, e serve rispetto e attenzione. Lo dimostrano i nostri avversari odierni: sono entrati in campo contro un pubblico meraviglioso, ma se sei determinato vinci, se in casa giochi come hanno giocato contro Roseto perdi di 30. L’identità delle squadre non dipende dal budget, ma da come ti poni nei confronti del tuo mestiere e dell’avversario. Potevo far scenate da pazzo a metà settimana, ma la squadra si era allenata bene, e io alleno persone eccellenti. Mi auguro che ora si torni a parlare di Ravenna, Ravenna, che sarà partita di grande durezza, che non abbiamo garanzie di vincere se non faremo come fatto nelle gare di Supercoppa e a Chieti. Ovvero difesa, passaggi, senza chiedersi come mai gli avversari non si sono arresi davanti a 5000 persone e davanti alle nostre maglie a pallini. Roberts? Oggi un disastro, come il resto della squadra. E’ qui in A2 perché è discontinuo, io sono un buon allenatore e non un mago, e questa discontinuità andrà combattuta parlando, litigando, ed è chiaro che c’è un lato A che è quello del condottiero che ci ha fatto vincere a Chieti, e il lato B anonimo odierno. Fosse stato sempre quello visto nelle prime gare ufficiali non sarebbe qui. Oggi l’unico che si è salvato è Mancinelli, che è un uomo esperto, ma quante altre volte Candi, Montano e Raucci si sono trovati a fare i favoriti in A2? L’unico vero rammarico ce l’ho per chi è venuto a vederci, ora pensiamo a Ravenna. L’infermeria? Non ne ho parlato, ma forse quando si è in 7 si pensa al “richiamo alle armi”, oggi invece Italiano e Mancinelli sono stati quasi i migliori. Spero in una buona settimana di allenamenti, dopo aver perso una partita che si può perdere, cercando di recuperare e avere meglio in regia: io ho capito che l’equazione Montano-play non era fattibile, ma ora vista l’assenza di Ruzzier siamo costretti a farlo giocare in un ruolo non suo. Una ti va bene, due anche, tre forse no.
Frates - Siamo molto contenti di questa prestazione perché venivamo da un esordio traumatico, basiti. Abbiamo lavorato con grande impegno ed oggi è il segnale che mi piace da questa partita: la reazione. Ci siamo compattati giocando come volevamo e non come domenica scorsa. Siamo solo alla seconda di campionato ma abbiamo dato un segnale di unità di intenti e quando ci sono queste qualità i campionati o le stagioni diventano positive. Eravamo convinti che eravamo sulla giusta strada e dopo oggi abbiamo capito che ci siamo ancora. In difesa abbiamo avuto un approccio diverso ad una settimana fa, lavorando sulle loro situazioni pericolose, soprattutto su Mancinelli, ma qui in tanti avranno dei problemi. Siamo stati bravi a tenere l'1c1 ma in generale nel primo tempo abbiamo giocato una bellissima pallacanestro. Ma di più mi è piaciuto come abbiamo reagito alla reazione della Fortitudo, non perdendo il filo con la gara è lì siamo stati molto maturi, un bel segnale per un gruppo giovane come il nostro.
Mancinelli - Non ce la aspettavamo, dispiace per il pubblico, ora cerchiamo di tornare in palestra e basta. Siamo andati sotto di troppo per recuperare. Non abbiamo pensato ai pallini, non pensiamo alle maglie, noi siamo entrati in campo per vincere e non ci siamo riusciti. Verona è una grande squadra, una sconfitta ci può stare, peccato che sia avvenuta alla nostra prima volta al Paladozza. E basta pensare ai pallini. Io? Emozionato, quasi mi veniva da piangere quando ho di nuovo fatto quelle scale. Situazione? Mi sono allenato tutta la settimana dopo 10 giorni di fermo, sto bene, il problema è passato, ora devo solo tornare al massimo e spero che lo facciano anche gli altri infortunati.
(interviste di Gianfranco Lelli)
I video delle interviste, a cura di Laura Tommasini di Sportpress
Candi - voto 5 – (10pti, 4/4, 0/2, 2/7) - Precaria regia, che paga anche il non sapere bene a che bancomat affidarsi nei momenti di difficoltà. Si aggiunga una prova al tiro non del tutto agevole, come si suol dire, ed ecco impacchettata la giornataccia.
Roberts - voto 5 – (8pti, -, 1/6, 2/8) - Sembra divertirsi fin dalla prima boccia, che è una tripla subito dopo il via, ma la partita finisce lì, benzinaio con le pompe vuote, a non capire bene cosa gli stia capitando attorno.
Raucci - voto 5 – (4pti, -, 2/5, 0/1) - Tanta buona volontà difensiva, come si suol dire, ma è poca roba davanti a garretti altrui che corrono più forte. Il disastro aumenta dopo tre errori in area, nel terzo quarto, che vasectomizzano quel che era ancora eretto.
Mancinelli - voto 6,5 – (17pti, 3/3, 7/9, 0/2) - Sembra quasi voler dire alla truppa che a bussare alla sua porta qualcosa salta sempre fuori, ma non può farcela da solo. Dietro barcolla, non molla, e ne esce come il meno peggio dei suoi. Dubitando che la cosa possa essere consolazione.
Knox - voto 4,5 – (7pti, 1/2, 3/8, -) - Immediata sparizione dalla gara, quando rientra nel terzo quarto sembra più che altro alla ricerca di qualcuno che gli spieghi di cosa si stia parlando.
Montano - voto 5 – (7pti, 2/2, 1/3, 1/5) - Solo una fiammata, nemmeno tanto fiammante, a metà gara. Poi gira attorno al banco senza una vera e propria voglia di mettercisi a sedere.
Campogrande - voto 5 – (3pti, -, -, 1/2) - La tripla dell’ultimo vantaggio bolognese, poi dopo un errore difensivo c’è quasi paura per la sua incolumità fisica al ritorno in panchina.
Italiano - voto 5,5 – (7pti, 1/2, 3/8, -) - Prova a metterla sulla cattiveria, sulla bruttezza, sul capello dorato: per un po’ funziona anche, ma l’ossigeno è quello che è, almeno nei polmoni.
Gandini - voto 4,5 – (2pti, 2/2, 0/1, 0/1) - Resta a sedere, in campo, mentre tutti gli altri corrono e nemmeno poco.
TEZENIS VERONA
Robinson - voto 7 – (12pti, 1/1, 4/7, 1/2) – Facile facile, penetra come burro, come grissino nel tonno, insomma avete capito.
Frazier - voto 7,5 – (27pti, 9/10, 6/8, 2/5) – Fa quello che gli pare, amen.
Boscagin - voto 6,5 – (4pti, -, 2/5, 0/2) – Meglio quando muove i muscoli che non quando ci prova.
Diliegro - voto 6,5 – (8pti, 2/2, 3/5, -) – Fa la faccia cattiva, basta e avanza.
Totè - voto 7 – (7pti, 1/2, 0/2, 2/2) – Si toglie qualche sassolino dalla scarpa.
Basile - voto 6,5 – (3pti, -, 0/1, 1/2) – Con quel nome al Paladozza non può non mettere una tripla ignorante.
Portannese - voto 7 – (9pti, 3/4, 3/5, 0/4) – Spariglia fin dal primo ingresso, correndo come un pazzo.
Fall - voto NG
Brkic - voto 6,5 – (8pti, 3/4, 1/2, 1/5) – Parte male, migliora in seguito.
VERBA MANENT
Boniciolli - Forti similitudini tra l’esordio casalingo di Verona domenica scorsa e il nostro odierno. Non sono preoccupato, sono solo dispiaciuto per il pubblico: è come andare per la prima volta a cena dai genitori della tua fidanzata e ribaltare il vino rosso sui pantaloni del suocero. Ai giocatori ho detto che se perdiamo il carattere distintivo avuto nel nostro passato, ‘siate affamati siate folli’, restiamo una squadra modesta. E non è questo il motivo per cui stiamo lavorando. Ora arriva Ravenna, che come avevo previsto è una delle squadre meglio costruite e allenate: mi auguro che noi si smetta di preoccuparsi di altre cose. Potessimo pesare su una bilancia quanto abbiamo parlato delle maglie a palline e quanto della partita… 80% palline, con tanto di comunicato a dover smentire frasi di un americano. Ci siamo preoccupati di molte cose, ma non che arrivava un avversario valido, affamato e incazzato, mentre noi pensavamo che la vittoria sarebbe stata una inevitabile conseguenza del pubblico e delle maglie a pallini. Siamo stati difensivamente imbarazzanti, e ogni giocatore dovrebbe tornare a casa pensando a quello che, nel proprio, non ha fatto. La nostra è una squadra di brave persone, travolta forse da un clima a cui non siamo abituati, forse Trebaseleghe è più adatta a noi, rispetto al Paladozza. Il nostro nuovo status deve essere supportato dalle prestazioni, e responsabilità mia è quella di non essere stato capace, ingannato da una buona settimana di allenamenti, di focalizzare sulla gara e indirizzare l’attenzione sul fatto che gli avversari erano di altissimo livello. Siamo stati totalmente in balia degli avversari, e mi auguro che la consapevolezza dei nostri giocatori sia analoga a quella di Verona dopo la loro sconfitta. Arriva Ravenna, ora, Ravenna, e non le maglie: anche alla stampa chiedo che ai giocatori venga chiesto di Ravenna, e non delle maglie. Verona è una squadra della Madonna, allenata da un allenatore della Madonna, e noi non l’abbiamo sottovalutata: tutti quelli che erano presenti oggi, anche i tifosi ospiti, erano forse convinti che in un modo o nell’altro l’avremmo portata a casa. Ma il passato è passato, è un nuovo campionato, nuovi avversari, e serve rispetto e attenzione. Lo dimostrano i nostri avversari odierni: sono entrati in campo contro un pubblico meraviglioso, ma se sei determinato vinci, se in casa giochi come hanno giocato contro Roseto perdi di 30. L’identità delle squadre non dipende dal budget, ma da come ti poni nei confronti del tuo mestiere e dell’avversario. Potevo far scenate da pazzo a metà settimana, ma la squadra si era allenata bene, e io alleno persone eccellenti. Mi auguro che ora si torni a parlare di Ravenna, Ravenna, che sarà partita di grande durezza, che non abbiamo garanzie di vincere se non faremo come fatto nelle gare di Supercoppa e a Chieti. Ovvero difesa, passaggi, senza chiedersi come mai gli avversari non si sono arresi davanti a 5000 persone e davanti alle nostre maglie a pallini. Roberts? Oggi un disastro, come il resto della squadra. E’ qui in A2 perché è discontinuo, io sono un buon allenatore e non un mago, e questa discontinuità andrà combattuta parlando, litigando, ed è chiaro che c’è un lato A che è quello del condottiero che ci ha fatto vincere a Chieti, e il lato B anonimo odierno. Fosse stato sempre quello visto nelle prime gare ufficiali non sarebbe qui. Oggi l’unico che si è salvato è Mancinelli, che è un uomo esperto, ma quante altre volte Candi, Montano e Raucci si sono trovati a fare i favoriti in A2? L’unico vero rammarico ce l’ho per chi è venuto a vederci, ora pensiamo a Ravenna. L’infermeria? Non ne ho parlato, ma forse quando si è in 7 si pensa al “richiamo alle armi”, oggi invece Italiano e Mancinelli sono stati quasi i migliori. Spero in una buona settimana di allenamenti, dopo aver perso una partita che si può perdere, cercando di recuperare e avere meglio in regia: io ho capito che l’equazione Montano-play non era fattibile, ma ora vista l’assenza di Ruzzier siamo costretti a farlo giocare in un ruolo non suo. Una ti va bene, due anche, tre forse no.
Frates - Siamo molto contenti di questa prestazione perché venivamo da un esordio traumatico, basiti. Abbiamo lavorato con grande impegno ed oggi è il segnale che mi piace da questa partita: la reazione. Ci siamo compattati giocando come volevamo e non come domenica scorsa. Siamo solo alla seconda di campionato ma abbiamo dato un segnale di unità di intenti e quando ci sono queste qualità i campionati o le stagioni diventano positive. Eravamo convinti che eravamo sulla giusta strada e dopo oggi abbiamo capito che ci siamo ancora. In difesa abbiamo avuto un approccio diverso ad una settimana fa, lavorando sulle loro situazioni pericolose, soprattutto su Mancinelli, ma qui in tanti avranno dei problemi. Siamo stati bravi a tenere l'1c1 ma in generale nel primo tempo abbiamo giocato una bellissima pallacanestro. Ma di più mi è piaciuto come abbiamo reagito alla reazione della Fortitudo, non perdendo il filo con la gara è lì siamo stati molto maturi, un bel segnale per un gruppo giovane come il nostro.
Mancinelli - Non ce la aspettavamo, dispiace per il pubblico, ora cerchiamo di tornare in palestra e basta. Siamo andati sotto di troppo per recuperare. Non abbiamo pensato ai pallini, non pensiamo alle maglie, noi siamo entrati in campo per vincere e non ci siamo riusciti. Verona è una grande squadra, una sconfitta ci può stare, peccato che sia avvenuta alla nostra prima volta al Paladozza. E basta pensare ai pallini. Io? Emozionato, quasi mi veniva da piangere quando ho di nuovo fatto quelle scale. Situazione? Mi sono allenato tutta la settimana dopo 10 giorni di fermo, sto bene, il problema è passato, ora devo solo tornare al massimo e spero che lo facciano anche gli altri infortunati.
(interviste di Gianfranco Lelli)
I video delle interviste, a cura di Laura Tommasini di Sportpress