Il GM della Virtus Julio Trovato è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Ecco un estratto delle sue parole.

Abbiamo affrontato nel migliore dei modi il nostro ultimo impegno di campionato, avendo grande attenzione dal punto di vista tecnico perché l'avversario lo richiedeva, ma il dato più positivo è che la squadra ha avuto delle grandi collaborazioni sul campo. Ho visto i giocatori e lo staff tecnico aiutarsi al meglio e questo penso che sia il vero grande successo.
Perchè prima non succedeva? Quando queste cose succedono non c'è mai un chiaro motivo e probabilmente le ragioni sono diverse. Fondamentalmente la nostra è una squadra che si sta costruendo e sviluppando e nei momenti di difficoltà tendeva a sfaldarsi mentre domenica è successo il contrario, ci siamo uniti. Sicuramente quanto successo nella settimana precedente con la proprietà che ha dato fiducia al coach e con la stessa proprietà che si è data un ordine gerarchico al suo interno ha aiutato a fare chiarezza. Sono stati due segnali importanti per la squadra che ha poi trovato la forza per crescere nella compattezza del gruppo.

L'ordine gerarchico ha avuto effetto positivo? Molto positivo. Io non credo ci fossero delle problematiche particolari: la nostra è una società che si era data degli obiettivi e che fino a pochi mesi fa era in serie A2. Si è riorganizzata e ristrutturata, vi è stato un cambio di proprietà, ed è salita. Lavorano per la Virtus diverse persone, però, era necessario costruire una struttura con un organigramma chiaro a partire dalla testa e direi che c'è stato un passo molto importante.
La scelta di aver puntato sui giocatori italiani? E' una scelta che tutta la pallacanestro italiana dovrebbe fare, la nostra è una decisione ponderata che condivido al 100%. E' chiaro che è una strategia che di per sé ad oggi paga anche il fatto che c'è una problematica di rapporti con il territorio e con tutto il movimento. C'è la volontà dell'associazione dei giocatori italiani di essere considerata, c'è la volontà degli italiani di richiedere stipendi di una certa entità e c'è la volontà dei club di avere più stranieri anche per abbassare i costi di gestione. Da questo punto di vista secondo me la Virtus sta procedendo verso una direzione che tanti altri percorreranno in futuro. Ci sono tanti italiani che possono avere spazio. Ricci è stato preso da Cremona in A2 e sta giocando bene e come lui tanti altri potrebbero farlo. Investire sugli italiani quando hai Pietro Aradori e Alessandro Gentile è facile da un certo punto visto ed è difficile da un altro, però, questa è una scelta che Virtus ha fatto e che ho condiviso in pieno. Anche in previsione futura ci stiamo strutturando e Baldi Rossi ne è un esempio.

(foto Pierfrancesco Accardo)

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