25 minuti in quasi leggerezza, poi il collasso nella seconda parte del secondo tempo che devasta la Fortitudo e che, in virtù dei risultati delle altre si riscopre, al lordo del diverso numero di gare giocate, nuovamente all’ultimo posto. Occasione sprecata se ce n’è una, contro una Treviso che ha regalato tanto (complice l’assente Logan), ma che ha scoperto in Vildera il bisturi che ha strappato polmoni, cuore, reni eccetera. E arriva quindi la sconfitta, dopo una gara nemmeno brutta, ma evidentemente quest’anno va così.

Si parte con doppia fischiata contro Hunt, specie la seconda impropria, e necessità di far immediato cambio. Scappa prima Treviso, che sfrutta le solite lentezze difensive bolognesi: 14-22, poi è buona grazia che Aradori risponda presente all’ingresso in campo per rispondere alle impreviste magate del neodottore Vildera. Ed è 24-21 Treviso al 10’.

Stavolta gli italici che salgono dalla panchina si fanno valere, e con Totè a fare da centroboa smistatore e Aradori a far canestro pur – come si suol dire – bendato ecco che si può tentare la fuga (33-26) e reagire anche quando Treviso prova a riprender quota dopo un effimero rientro locale (42-36). Si tiene botta, vantaggio 44-41 al 20’.

Saranno anche porte chiuse, ma i presenti al Palaverde hanno modo e maniera di incitare i propri giocatori con cori e battimani. Intanto la partita si sfilaccia, con squadre che corrono più di quanto non siano in grado di fare e Fortitudo che, comunque, tiene sempre la zucca davanti. Aradori torna, fa e disfa: suo il cesto del +10, suo l’antisportivo (dopo precedente cazziata arbitrale) che alimenta il rientro da Treviso, che arriva fino al possibile sorpasso, che non arriva. E’ 61-60 Bologna al 30’.

Treviso a zona e Dalmonte con Saunders da 4, in un inizio ultimo quarto con palle perse da entrambe le parti e pareggio siglato, dopo fatiche reciproche, da Lockett. Il quintetto basso non combina molto, e quando si torna ad assetti più regolari il mondo si è ribaltato, con Vildera ancora leader per il 72-66 casalingo. Si sveglia anche Chillo, e lo sprint degli ultimi 3’ inizia con Bologna a -10. Finita? No, perché Treviso non ha idea di come superare il pressing, e in un amen o quasi è -2. Però Imbrò mette due liberi, Totè sporca la sua buona gara con un appoggio sbagliato, ed è notte fonda.


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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