VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA - UMANA REYER VENEZIA 81-77 (12-27, 31-44; 58-63)

Risalendo in maniera incredibile dal -22 la Virtus batte Venezia e appaia Milano al primo posto in classifica. E’ stata una partita difficile da commentare. A lungo la Segafredo è stata bruttissima, come mercoledì con Lubiana, difendendo poco e soprattutto sbagliando tantissimo, anche tiri facili. Poi un lento recupero che comunque aveva dato frutti limitati fino al 28’, quando si era ancora a -15. Da lì in poi quintetto difensivo, inerzia totalmente cambiata grazie a Pajola, Hackett e Shengelia, e parzialone di 21-0 che ha messo KO la Reyer, che era alla quarta partita in sette giorni e forse anche questo si è sentito. In ogni caso, vittoria davvero pesante, per la classifica ma soprattutto per quello che significa dal punto di vista mentale. La Virtus ha dimostrato – finalmente – tutto il suo potenziale, anche senza Belinelli ed Hervey, e con scelte nette da parte del rientrante Scariolo, che ha dato zero minuti a Mannion e Tessitori e cinque ad Alibegovic.

Cronaca: Venezia parte forte, e va avanti 8-16 con Watt molto efficace contro Jaiteh. La Virtus va subito in difficoltà, anche perchè non fa mai canestro – ma davvero mai – sbagliando anche tanti tiri aperti, e finisce sotto pesantemente. La tripla di Daye sulla sirena fissa il -15 a fine primo quarto (12-27), con un 6/20 al tiro per i bianconeri.
Si affonda fino a -17, e De Nicolao ha pure la tripla aperta del +20, ma per fortuna bianconera la sbaglia. Il problema è che il ciapanò continua, il nervosismo aumenta, e si finisce a -22 (15-37). Poi finalmente l’attacco si sblocca, e si torna a -12 (27-39). A metà il punteggio è 31-44.
Dopo la pausa – grazie a due triple di Hackett – la Segafredo torna a -9, ma Theodore la respinge immediatamente sfruttando due brutte disattenzioni bianconere. L’ex Kazan è decisamente ispirato, i tiene i suoi a distanza di sicurezza. Il finale di quarto però è tutto bianconero, e l’inerzia cambia in maniera improvvisa. Pajola mette due triple, 10-0 di parziale aperto e 58-63 al 30’.
Ultimo quarto: quattro rapidi di Hackett per il -1, e Shengelia firma il sorpasso (64-63). Adesso per la Segafredo è tutto facile, mentre Venezia è in rottura prolungata. Il parziale diventa di 21-0 (69-64) prima di due liberi di Watt, ma l’emorragia non si ferma. Shengelia firma il +8 (73-65), e l’ultimo tentativo veneziano e respinto da due gran penetrazioni di Pajola. O meglio, penultimo tentativo, perché la Reyer non si arrende mai. Theodore firma il -3 a 27”. Fallo sistematico su Cordinier, che non trema dalla lunetta. Watt per due rapidi, e stavolta il fallo è su Shengelia che ne mette uno: 81-77. E finisce così, dopo l’errore di Theodore.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA - UMANA REYER VENEZIA 81-77 (12-27, 31-44; 58-63)
VIRTUS: Tessitori NE; Cordinier 8; Mannion NE; Pajola 10; Alibegovic 0; Ruzzier NE; Jaiteh 12; Shengelia 15; Hackett 16; Sampson 0; Weems 9; Teodosic 11. All. Scariolo
VENEZIA: Stone 9; Bramos 11; Tonut 12; Daye 5; De Nicolao 0; Sanders 5; Mazzola 3; Brooks 2; Theodore 15; Chapelli NE; Morena NE; Watt 15. All. De Raffaele

(foto Virtus Pallacanestro)
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