PIACENZA - FORTITUDO, PAGELLE E INTERVISTE
FORTITUDO CONSULTINVEST BOLOGNA
Mancinelli – 5,5 – Il canestro dove attaccava nella prima metà forse era troppo piccolo per lui (0/7 tiri totali sbagliati) e fatto sta che i minuti della prima metà sono da dimenticare. Discorso diverso nel secondo tempo dove quantomeno toglie il tappo. Non è però serata, offrirà una birra in più ai compagni.
Amici – 6 – Non si passa necessariamente da lui, fa girare bene la palla. Limita i danni.
Rosselli – 7 – Nel secondo tempo decide che è ora di prendere in mano la situazione e porta la squadra alla vittoria con un 5/6 dal campo e 5 rimbalzi, grinta, carattere e tutto quello che ci si aspettava da lui quando acquistato. Ma non è che si allenava già a Torreverde quando era ancora bianconero?
McCamey – 6 – 33' in campo per oggettive esigenze. Stasera non fatelo tirare però (2/12 dal campo), meglio che faccia girare il pallone come dovrebbe, sempre.
Gandini – 6,5 – L'utilità fatta persona. 2 bombe nei momenti che contano e 6 rimbalzi in una partita dove domina sotto canestro.
Chillo – 6 – Rappresenta ciò che di positivo ha questa squadra: umiltà, dedizione al lavoro e qualità quando serve.
Pini – 6 – Vedi sopra. Sotto canestro non si passa.
Italiano – 8 – Evidentemente l'aria dei vecchi ricordi piacentini fa bene. 11 punti nei primi 5', triple, rimbalzi e il fade away marchio di fabbrica. Chiuderà con il 100% dal campo in 14' giocati. Nei buoni propositi per il nuovo anno “rivedere questa partita una volta al giorno”.
Legion – 7 – Se non fosse per quella voglia matta di strafare sarebbe anche da migliore in campo perchè nei momenti di difficoltà c'è sempre lui. Per produzione lo è, secondo tempo clamoroso, qualcosa però prima di ritornare ad essere la “star” della squadra va migliorata.
Montanari – s.v. - Resti pronto, dopo le dichiarazioni del coach a fine gara ci si aspetta di tutto.
Murabito – s.v. -
Bryan – s.v. – “Chi non parla si rivede.” Semicit.
Le parole di Matteo Boniciolli - Temevamo questa partita, i loro tiratori. Ho detto ai miei giocatori di immaginare di essere una squadra di medio-bassa classifica che si giocava uno scontro diretto, in trasferta, con l'acqua alla gola. Io sono di provincia, non parlo di gameplan o robe così, io parlo di difesa, rimbalzi, passarsi la palla. Noi in un momento molto difficile - con Cinciarini fuori e lo spiacevolissimo episodio che ha coinvolto Robert Fultz -
(clima negativo anche se siamo secondi, ma questa e Bologna) abbiamo fatto bene, capendo come giocare. Stiamo ripartendo dalla difesa, da come e dove passarci la palla.
Stiamo vivendo sussulti, spesso è difficile capire chi c'è e chi non c'è, la forma o non la forma. A una giornata dalla fine del girone d'andata - e ci sarà una partita straordinaria col ritorno di Davide Lamma - siamo a giocarci il potenziale secondo posto. Tenuto conto di cosa è successo, io so che siamo sulla strada giusta. In altre situazioni credo che la squadra si sarebbe sfaldata, dando la colpa a me, a te, all'allenatore. Invece siamo un gruppo solido e che lavora bene assieme, anche se ci sono state difficoltà a trovare una chimica. Sta dando grande disponibilità al suo allenatore e a una società straordinaria per fermezza, compostezza ed idee chiare. Se continuerà così credo che da qui alla fine ci toglieremo diverse soddisfazioni.
La questione Fultz? I giocatori firmano un codice comportamentale. Quando ho letto l'intervista sono rimasto molto sorpreso, perchè era fuori da ogni contesto ragionevole. E' stata la società a decidere: lui ha violato parlando delle prestazioni di altri invece che di se stessi, soprattutto quando la domenica precedente si è avuto il quintetto base al posto del playmaker americano. Il presidente Pavani e la società mi hanno comnunicato che lui era stato messo fuori squadra per motivi disciplinari. Io sono stato consultato e ho condiviso questo provvedimento, perchè le regole valgono per tutti. Adesso starà alla società e a Robert - che non ha un agente - discutere da qui alla fine come andare avanti, se andare avanti o se risolvere il nostro rapporto di lavoro, perchè è chiaro che le regole sono buone per tutte, e i giocatori è meglio che facciano interviste da giocatori e non da general manager, discutendo del comportamento degli altri giocatori, di cosa bisogna fare, di cosa dovrebbe fare l'allenatore.
C'è la possibilità che non sia più un giocatore della Fortitudo? Assolutamente sì, la decisione sarà della società che paga me come lui, è chiaro che prima di una partita importante come questa rilasciare un'intervista così lunga e così difficile da capire in un momento delicato della stagione va contro a qualsiasi principio. Poi si può dire che si è stati male interpreati, ma la realtà è che l'intervista era pessima, io ho ricevuto telefonate da tutta Italia da allenatori, GM, amici che mi chiedevano "ma cosa ha detto questo qua". La società ha preso questo provvedimento che ho condiviso, e giocando a volte con un quintetto con 5 giocatori sopra i 2 metri, abbiamo giocato forse la miglior partita offensiva dell'anno, a dimostrazione che quando c'è identità di vedute sul difendere in cinque e passarsi la palla, con o senza Robert Fultz possiamo giocare lo stesso.
L'audio, grazie a Sportpress.
Mancinelli – 5,5 – Il canestro dove attaccava nella prima metà forse era troppo piccolo per lui (0/7 tiri totali sbagliati) e fatto sta che i minuti della prima metà sono da dimenticare. Discorso diverso nel secondo tempo dove quantomeno toglie il tappo. Non è però serata, offrirà una birra in più ai compagni.
Amici – 6 – Non si passa necessariamente da lui, fa girare bene la palla. Limita i danni.
Rosselli – 7 – Nel secondo tempo decide che è ora di prendere in mano la situazione e porta la squadra alla vittoria con un 5/6 dal campo e 5 rimbalzi, grinta, carattere e tutto quello che ci si aspettava da lui quando acquistato. Ma non è che si allenava già a Torreverde quando era ancora bianconero?
McCamey – 6 – 33' in campo per oggettive esigenze. Stasera non fatelo tirare però (2/12 dal campo), meglio che faccia girare il pallone come dovrebbe, sempre.
Gandini – 6,5 – L'utilità fatta persona. 2 bombe nei momenti che contano e 6 rimbalzi in una partita dove domina sotto canestro.
Chillo – 6 – Rappresenta ciò che di positivo ha questa squadra: umiltà, dedizione al lavoro e qualità quando serve.
Pini – 6 – Vedi sopra. Sotto canestro non si passa.
Italiano – 8 – Evidentemente l'aria dei vecchi ricordi piacentini fa bene. 11 punti nei primi 5', triple, rimbalzi e il fade away marchio di fabbrica. Chiuderà con il 100% dal campo in 14' giocati. Nei buoni propositi per il nuovo anno “rivedere questa partita una volta al giorno”.
Legion – 7 – Se non fosse per quella voglia matta di strafare sarebbe anche da migliore in campo perchè nei momenti di difficoltà c'è sempre lui. Per produzione lo è, secondo tempo clamoroso, qualcosa però prima di ritornare ad essere la “star” della squadra va migliorata.
Montanari – s.v. - Resti pronto, dopo le dichiarazioni del coach a fine gara ci si aspetta di tutto.
Murabito – s.v. -
Bryan – s.v. – “Chi non parla si rivede.” Semicit.
Le parole di Matteo Boniciolli - Temevamo questa partita, i loro tiratori. Ho detto ai miei giocatori di immaginare di essere una squadra di medio-bassa classifica che si giocava uno scontro diretto, in trasferta, con l'acqua alla gola. Io sono di provincia, non parlo di gameplan o robe così, io parlo di difesa, rimbalzi, passarsi la palla. Noi in un momento molto difficile - con Cinciarini fuori e lo spiacevolissimo episodio che ha coinvolto Robert Fultz -
(clima negativo anche se siamo secondi, ma questa e Bologna) abbiamo fatto bene, capendo come giocare. Stiamo ripartendo dalla difesa, da come e dove passarci la palla.
Stiamo vivendo sussulti, spesso è difficile capire chi c'è e chi non c'è, la forma o non la forma. A una giornata dalla fine del girone d'andata - e ci sarà una partita straordinaria col ritorno di Davide Lamma - siamo a giocarci il potenziale secondo posto. Tenuto conto di cosa è successo, io so che siamo sulla strada giusta. In altre situazioni credo che la squadra si sarebbe sfaldata, dando la colpa a me, a te, all'allenatore. Invece siamo un gruppo solido e che lavora bene assieme, anche se ci sono state difficoltà a trovare una chimica. Sta dando grande disponibilità al suo allenatore e a una società straordinaria per fermezza, compostezza ed idee chiare. Se continuerà così credo che da qui alla fine ci toglieremo diverse soddisfazioni.
La questione Fultz? I giocatori firmano un codice comportamentale. Quando ho letto l'intervista sono rimasto molto sorpreso, perchè era fuori da ogni contesto ragionevole. E' stata la società a decidere: lui ha violato parlando delle prestazioni di altri invece che di se stessi, soprattutto quando la domenica precedente si è avuto il quintetto base al posto del playmaker americano. Il presidente Pavani e la società mi hanno comnunicato che lui era stato messo fuori squadra per motivi disciplinari. Io sono stato consultato e ho condiviso questo provvedimento, perchè le regole valgono per tutti. Adesso starà alla società e a Robert - che non ha un agente - discutere da qui alla fine come andare avanti, se andare avanti o se risolvere il nostro rapporto di lavoro, perchè è chiaro che le regole sono buone per tutte, e i giocatori è meglio che facciano interviste da giocatori e non da general manager, discutendo del comportamento degli altri giocatori, di cosa bisogna fare, di cosa dovrebbe fare l'allenatore.
C'è la possibilità che non sia più un giocatore della Fortitudo? Assolutamente sì, la decisione sarà della società che paga me come lui, è chiaro che prima di una partita importante come questa rilasciare un'intervista così lunga e così difficile da capire in un momento delicato della stagione va contro a qualsiasi principio. Poi si può dire che si è stati male interpreati, ma la realtà è che l'intervista era pessima, io ho ricevuto telefonate da tutta Italia da allenatori, GM, amici che mi chiedevano "ma cosa ha detto questo qua". La società ha preso questo provvedimento che ho condiviso, e giocando a volte con un quintetto con 5 giocatori sopra i 2 metri, abbiamo giocato forse la miglior partita offensiva dell'anno, a dimostrazione che quando c'è identità di vedute sul difendere in cinque e passarsi la palla, con o senza Robert Fultz possiamo giocare lo stesso.
L'audio, grazie a Sportpress.