L'ANTEPRIMA DI "TUTTO IL PALAZZO" AL PALADOZZA
TUTTO IL PALAZZO
Björn Borg, Sasha Danilovic, Livio Berruti, Luciano Pavarotti, Enrico Berlinguer in quintetto. Skiantos, Ella Fitzgerald, Nino Benvenuti, Gary Schull, Jimi Hendrix, Stelio De Rocco e Francesco Cavicchi in panchina. Allenatore Ettore Messina, vice Amato Andalò. Ma che roba sarebbe, a cosa devono o dovrebbero giocare, arti e mestieri diversi, tempi non coincidenti, ma che accidenti stai a scrivere? Beh, qualcosa in comune ci sarebbe, tutti hanno calcato il Palasport di Bologna, che lo si chiamasse PalaAzzarita, PalaDozza, Madison. A ricordarci i suoi trascorsi di ben 62 anni ci hanno pensato Paolo Maran ed Emilio Marrese presentando il loro film in anteprima ovviamente al PalaDozza, gremito da oltre 2.000 spettatori, che hanno riempito gli spazi disponibili e pure travalicato verso le curve dove in teoria nemmeno si pensava di sistemare il pubblico. Dopo l’introduzione musicale dei bolognesi Altre di B, spazio a chi ha fatto la storia e chi ha contribuito alla realizzazione del film con tempi ben scanditi dalla presentatrice Sabrina Orlandi, per arrivare al film vero e proprio. E qui la scena è tutta per Vito e Bob Messini che in un futuro distopico, a 200 anni di distanza dalla realizzazione di un vero e proprio monumento cittadino ci riportano gli eventi che scrissero la storia bolognese, fatta di sport ma non solo, musica, tanta musica, e pure manifestazioni politiche che si intersecarono segnando profondamente la storia dell’Italia intera. Poi ovvio, il fulcro è il derby, vissuto raccontato e filmato in vari modi, maniere capaci di emozionare anche in un’epoca dove le emozioni sono vietate per decreto intergalattico. Ognuno troverà i suoi idoli, e per una sera un pubblico eterogeneo si è trovato in sintonia ad applaudire campioni dalle maglie diverse senza battibecchi o fischi da piccolo conventicola di borgata. Qualcuno troverà gli idoli avvolti in nuvola di fumo che già ora appare assolutamente impensabile, altre volte si rimarrà increduli pensando ad un derby con oltre 9.000 spettatori paganti in barba ad ogni più comune norma di sicurezza, in qualche caso spiazzati da chi lì per un concerto assistette alla band del momento nel preparare pasta asciutta senza suonare una nota. Emerge sempre la voglia di fare la storia da parte di una città che come viene detto in bolognese da Vito, critica tutto sempre e comunque ma si muove avanti a tutti, a breve pure col museo nazionale del basket che dovrebbe aprire i battenti nel 2019. Perché il PalaDozza è il contenitore di musica, spettacoli, manifestazioni politiche e religiose, ma è pur sempre il luogo da cui è nata Basket City e lì alla fine si ritorna, pure per rivedersi gli scudetti vinti nel 2022 o 2023, anzi in qualche caso per vedere come si è perso in quegli anni, perchè il DNA dei tifosi non cambia col tempo. Quindi, come 60 anni fa, come al giorno d’oggi e come in futuro, Tutto il Palazzo!!!
(il DVD di "Tutto il Palazzo" è disponibile da oggi in edicola, allegato a "La Repubblica")