Finisce 75-73 per Pavia che, malgrado l’assenza di uno Iuzzolino ancora fermo negli USA, porta a casa una vittoria fondamentale per proseguire il campionato con meno affanno. La scimmia resta sulle spalle di un Bignami che si macera sull’ennesima sconfitta al fotofinish e con un dominio nella valutazione complessiva (104-72 contro Reggio, 94-68 oggi) che sembra uno sberleffo. In match non proprio da videoregistrare e da mettere in un Museo dell’Estetica, l’Edimes Pavia ha la fortuna di trovare il go-to-guy al momento giusto. Brandon Brantley, 34 punti alla sirena. E “alla sirena” non è un modo di dire, dato che proprio da lui parte il siluro allo scadere e il sorpasso proprio davanti al casello di arrivo.
Inizio partita con Abram in panca, e con minuti polverosi di attacchi confusi e infelici. Brantley mette i primi 5 per un effimero vantaggio (9-5), poi il Bignami cresce con le mani e con la faccia priva di paura alcuna di Andrea Ghiacci: 9 punti di fila, lui e Williams aprono un break che lancia i padroni di casa fino al 23-15. Anche il terzo fallo di un fin qui avventato Cooper: si chiude il quarto sul 25-20, e potrebbe essere di più se Donzell Rush non lanciasse pietre dalla lunetta.
Secondo quarto con Ticchi che opera i primi cambi e spedisce sul parquet Abram e Barlera. Dopo un primo tempo con attacchi magari scalcinati, ma con difese che non tengono il primo passo di nessuno, si seguirà l’andazzo? No. Lasciate ogni speranza di punteggi alti: le percentuali calano, la partita si imbruttisce. Due minuti senza cesti, prima che Brantley cominci a sbranarsi Barlera. In cinque minuti il parziale è Pavia 5 Castelmaggiore 2, da qualunque parte del campo si tiri a canestro il Molten colorato si rifiuta di passare dentro l’anello. A questo punto Ticchi tira fuori dal cilindo Masieri, e non è una gran mossa quella di Martelossi di passare a zona in questo momento. Tre triple dell’oriundo, 38-31 Castelmaggiore prima del canestro pavese che chiude il quarto sul 38-33.
Terzo quarto che vede Ghiacci ancora “on fire” malgrado il cognome, Pavia cerca di dare ordine all’attacco mandando in campo contemporaneamente i due esterni Burks e Cooper. Nel continuo marasma dove è costretto a palleggiare un pallone maltrattato, Levin sbaglia da libero la tripla del +10, e Castelmaggiore si pianta qui. Cooper comincia a segnare, Brantley sfrutta mismatch favorevoli contro chiunque, parziale di 10-2 esterno con primo vantaggio su tripla proprio di Cooper, che poi commette il quarto fallo e viene salvato dal tecnico da un intervento “diplomatico” di Brantley. Ghiacci la tiene su da solo in un momento di punto a punto. La tripla di Abram per il 53-50, sirena sul 53-52.
Ultimo quarto dove si erge protagonista Bellina, che sorpassa e sbaglia il +4. Ma è questione di tempo: lui e Brantley hanno più peso, mettono in saccoccia punti e rimbalzi contro un Bignami dove Abram è fuori, Williams è leggero, e non si può chiedere a Ghiacci di vincerla da solo. 56-62 Pavia. Si arriva sul 63-68, e sul più bello anche il motore pavese va in tilt. Un rimbalzo rubato da Faggiano, qualche tiro libero e qualche persa degli ospiti, parziale di 7-0. Brantley da 2, Rush, 72-70. Punteggio che resta inchiodato per un po’: Cooper sbaglia, Rush vede il ferro sputare via una boccia pesantissima. Poi va a pressare il play, lasciando Brantley schiacciare da solo. 72-72 a 20”. Un tiro libero su due di Abram, bomba allo scadere di un Brantley non proprio marcatissimo. A Ferrara era andata bene, oggi no.
Pavia rifiata e aspetta che dal cielo piova il paisà. Castelmaggiore butta al vento la possibilità di vivere la stagione con tranquillità, e forse interrogarsi su qualche errore di valutazione non sarebbe male, a questo punto.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BUONA LA PRIMINA PER LA FORTITUDO