Si dichiara ancora frastornato, il presidente Alberto Bucci al Carlino, pensando a gara 3 con Ravenna. “Abbiamo portato a Forlì quasi 2000 persone, un grande risultato pensando che un anno fa eravamo retrocessi e delusi. Essere riusciti a riconquistare i tifosi attraverso l’attaccamento alla maglia dei giocatori è motivo d’orgoglio. Qualcuno pensava che fossimo fuori dal mondo quando dicevamo di voler far giocare i ragazzi per essere tra le prime cinque: siamo riusciti a farli giocare, abbiamo vinto la Coppa Italia, ora siamo in finale. Incredibile. Questo è un gruppo coeso, complice, tutti si aiutano, e gli americani nei playoff hanno trovato la loro dimensione. Un anno fa sapevo che poteva finire male, ma dopo tanti anni in Virtus sapevo che dovevo restituire qualcosa di quello che avevo ricevuto. Dopo la retrocessione abbiamo imbastito un progetto di due anni partendo da un gruppo di uomini veri, poi con Segafredo sia come sponsor che come azionista di maggioranza siamo riusciti a portare Stefano Gentile, ragazzo che si è messo subito al servizio degli altri. Bravo lui come Rosselli e Ndoja, punti di riferimento che sanno trasmettere esperienza ai compagni e sanno come farli risplendere. Giovedì la partita à girata con Ndoja che due volte si è buttato per terra, portando gli altri a seguirlo.
La società? Abbiamo trasmesso la voglia di lavorare insieme. Vecchi non è solo AD ma anche persona con valori che fanno la differenza. Uguale Trovato, spero rimanga molti anni in Virtus: non è solo un professionista, ma anche uno che si innamora dei posti in cui lavora. Poi tutti gli altri, che fanno più di quanto viene richiesto. Questo gruppo verrà allargato per consolidarlo, e non dimentico Daniele Fornaciari, che è sempre con noi.
In finale? Avere la Fortitudo sarebbe un manifesto importante per il basket italiano anche se sarebbero 10 giorni di pressione continua. Ma anche Trieste sarebbe squadra tosta”

VIRTUS E G7, RISCHIO DI RINVIO DI GARA 1?
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91