PISTOIA-FORTITUDO, IL PREPARTITA
Ci si risveglia ancora in questo corpo attuale, cantava il vero Maestro una trentina di anni fa, magari non pensando all'esistenza del mercato e quindi al fatto che, dopo il letargo di questa ventina di giorni, la Fortitudo tornerà in campo con un assetto differente e, forse, con la quadratura del cerchio trovata. Almeno per quello che riguarda la costruzione della squadra e dei ruoli. In un finale di regular con due gare forse pleonastiche per la classifica ma con una discreta importanza psicologica: due piazze dalla vecchia rivalità come Pistoia e Forlì, il ritorno di Antimo Martino, eccetera. Ma, soprattutto, la necessità di dimostrare di aver capito, chissà se è la volta buona, quali siano le priorità.
Settimane dove per forza di cose le questioni di casa Effe sono scivolate nelle brevi di cronaca per non dire nell'anonimato, e visto come vanno le cose da quelle parti forse non è stato nemmeno un male. Ci eravamo lasciati con lo spogliatoio diviso, i pranzi in autonomia e Matteo Gentilini a lamentare presenze destabilizzanti, senza far nomi ma ben sapendo cosa stia capitando nelle stanze delle scrivanie. Intanto si spera che Candussi si sia ripreso dall'impatto iniziale e che Vasl possa essere messo nelle condizioni di rendere per quello che deve fare, quando sarà disponibile. Poi, tra seconda fase e playoff, vedremo cosa capiterà: magari non dimenticando che proprio i playoff erano l'obiettivo, anche se forse ci si poteva approdare in modo più sereno. Ma se non fosse la Fortitudo non sarebbe la Fortitudo.
Pistoia, quindi. Secondo posto in classifica, largamente miglior difesa del girone e campo di casa imbattuto per i toscani, dove vanno a 10-0 e differenziale medio di circa 17 punti. 17 come la media del lungo Varnado, con anche 7 rimbalzi, miglior marcatore di una truppa dove si deve badare anche all'esterno Copeland (16) e al muscolare Wheatle (11+9). Allenata da Nicola Brienza, Pistoia venne sconfitta all'andata in una delle migliori prove della Fortitudo. E anche per questo, oltrappennino, avranno il dente avvelenato.
Si gioca domenica, ore 18, diretta LNP Pass e Radio Nettuno Bologna Uno.
(foto Marco Pregnolato)
Settimane dove per forza di cose le questioni di casa Effe sono scivolate nelle brevi di cronaca per non dire nell'anonimato, e visto come vanno le cose da quelle parti forse non è stato nemmeno un male. Ci eravamo lasciati con lo spogliatoio diviso, i pranzi in autonomia e Matteo Gentilini a lamentare presenze destabilizzanti, senza far nomi ma ben sapendo cosa stia capitando nelle stanze delle scrivanie. Intanto si spera che Candussi si sia ripreso dall'impatto iniziale e che Vasl possa essere messo nelle condizioni di rendere per quello che deve fare, quando sarà disponibile. Poi, tra seconda fase e playoff, vedremo cosa capiterà: magari non dimenticando che proprio i playoff erano l'obiettivo, anche se forse ci si poteva approdare in modo più sereno. Ma se non fosse la Fortitudo non sarebbe la Fortitudo.
Pistoia, quindi. Secondo posto in classifica, largamente miglior difesa del girone e campo di casa imbattuto per i toscani, dove vanno a 10-0 e differenziale medio di circa 17 punti. 17 come la media del lungo Varnado, con anche 7 rimbalzi, miglior marcatore di una truppa dove si deve badare anche all'esterno Copeland (16) e al muscolare Wheatle (11+9). Allenata da Nicola Brienza, Pistoia venne sconfitta all'andata in una delle migliori prove della Fortitudo. E anche per questo, oltrappennino, avranno il dente avvelenato.
Si gioca domenica, ore 18, diretta LNP Pass e Radio Nettuno Bologna Uno.
(foto Marco Pregnolato)