Daniele Cinciarini, dopo la partita da 40 punti, è intervenuto a Sport Club su èTV.
Le sue dichiarazioni.

A Ravenna è una bella esperienza, situazione giusta, me ne aveva parlato bene anche l'ex Fortitudo Venuto. E' stata una partita irreale, avevo fatto 38 in A1 e 40 in A2, ma sono felice soprattutto per la vittoria. Era un momento dove non raccoglievamo tanto, ci serviva vincere in grande stile contro una squadra come Scafati che per me è anche meglio di Forlì. Ma è un campionato strano, gli isolamenti cambiano tante cose.
La Fortitudo? Mi hanno scritto in tantissimi, sono sempre felice, la gente è nel mio cuore, mi hanno scritto anche Fantinelli e Mancinelli, ci aggiorniamo su entrambe le squadre. Sapete quanto tengo alla Effe, quanto sono stato bene. La cosa bella non era la partita, ma il giro di campo, gli abbracci, e vedere ora la Effe lontano dalla sua casa non è bello. Ma anche per noi a Ravenna giocare senza pubblico è triste: alla fine quello che conta però è giocare, non vorrei ribloccarmi come è successo l'anno scorso in Fortitudo quando stavamo andando benissimo.
I 40 punti? Venivo da 10 giorni con poco allenamento sulle gambe, a maggior ragione mi è sembrato un miracolo. Entrava tutto, ero in trance agonistica, vedi l'ultimo tiro dove mi hanno anche difeso bene, e ho segnato di tabella non dichiarata... Ma ci sono sere in cui fai canestro a occhi chiusi: sono contento, perchè la meritavamo. E non entro nel merito degli arbitraggi avuti in stagione perchè è una causa persa.
La Effe da Sacchetti a Dalmonte? Ci sono gerarchie definite, conosco Dalmonte e so che ha regole precise e più difesa. Senza nulla togliere a Sacchetti, ma prima c'era talento ma qualcosa che mancava dietro. E' totalmente un'altra cosa, e partendo dalla difesa hanno fatto anche canestri più facili passandosi meglio la palla.


(foto Fabio Pozzati - Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

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