La risoluzione della querelle tra Panathinaikos ed Eurolega non sarà nè facile nè breve. Il club greco infatti pur uscire dal contratto decennale siglato nel 2015 dovrebbe pagare una penale di 10 milioni di euro. Patron Giannakopoulos ha annunciato che tale clausola sarà impugnata, e alla fine sarà l'Eurolega a dover pagare il club greco, che ieri ha battuto cassa per diritti TV arretrati. Come spiega Euroohoops, che ha dedicato un approfondimento alla vicenda, i tempi di una eventuale causa potrebbero essere lunghi, e potrebbero allungarsi ancora di più se Euroleague replicasse con una causa per danni. E cosa succederebbe nel frattempo dal punto di vista sportivo?
Inoltre, la decisione di cedere la licenza e le azioni di ECA - permessa dai regolamenti - necessita dell'approvazione degli altri club. E, sempre secondo Eurohoops, è piuttosto diffiicile che gli altri club permettano ai Greens di vendere la licenza (valida ancora per sei stagioni) a pagamento senza che la penale sia pagata.
Insomma, la situazione rischia di essere dannosa per chiunque, anche per il Panathinaikos, che comunque incassa circa cinque milioni di euro in virtù dell'accordo con Eurolega, soldi che difficilmente avrebbe andando a giocare in BCL.

La Virtus è spettatrice interessata di questa complicata questione, ed è pronta - così come il Partizan - a salire a bordo se in qualche modo ci sarà la possibilità.


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