IL DOPOPARTITA DI VIRTUS - CANTU'
Una partita che non si poteva sbagliare, e così è stato. Certo, l’inizio non è stato nei migliori, con un veloce -13 (4-17), difesa abbastanza allegra e 26 punti subiti nel primo quarto. E proprio sui ricorrenti problemi di approccio in casa si è concentrato Sacripanti a fine partita. Questo problema andrà sistemato, perché a volte le partite che nascono male non si riescono a riprendere, vedi Cremona.
Dopo però le cose sono andate decisamente meglio. La difesa è sensibilmente migliorata, così come l’attenzione a rimbalzo. Cantù ha quindi dimostrato di essere decisamente pericolosa nel corri e tira, molto meno nel gioco ragionato e con le mani bianconere addosso. La differenza l’ha fatta anche la panchina, fondamentale per le Vu Nere, quasi nulla per gli ospiti.
Anche senza Martin, le armi a disposizione di Sacripanti sono parecchie, e ieri si è visto. Anche con Punter fuori partita sono arrivati 90 punti a referto, e le prove notevoli di Aradori e Kravic – 26 punti a testa – ben serviti da un Taylor da 12 assist. Lo stesso M’Baye ha fatto una partita decisamente solida, e tutti gli altri hanno dato il loro contributo, soprattutto difensivo. Insomma, pur con quel brutto inizio il bicchiere è assolutamente mezzo pieno.
L’unico apparso affaticato è stato Qvale, che sabato era stato fermato dallo staff e ieri ha giocato appena 16’. Al momento il capitano sembra lontano dalla condizione ideale, e in attesa del perfetto recupero il suo minutaggio andrà gestito, soprattutto dovendo giocare ogni tre giorni.
In classifica la Virtus torna al 50% di vittorie, e dopo la partita di coppa con Strasburgo dovrà provare a sfruttare ancora il momento favorevole del calendario: domenica al PalaDozza arriverà Torino. Ma prima, appunto, la Champions League.
( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )