Coach Sergio Scariolo ha presentato in conferenza stampa la serie di semifinale contro Tortona.

Ci siamo proeccupati soprattutto di noi stessi, rinforzare i punti forti e migliorare i punti deboli, e crescere in condizione fisica.
Abbiamo ragionato ovviamente anche sul nostro avversario, che è molto esigente dal punto di vista della preparazione tattica. Eccellenti qualità, si è evoluta ed è in grado di creare grandi problemi qualunque avversario.
Vogliamo lottare per arrivare alla terza finale su tre nelle competizioni nazionali, è estremamente motivante. Sembra scontato ma non lo è, non succede tutti gli anni e non succede a tutti. Abbiamo anche una pressione superiore, perchè se tu sei la squadra numero 2 nel ranking - sia a inizio stagione che adesso - arrivare alla finale è il discriminante tra una stagione positiva e una negativa. Lo sappiamo e lo accettiamo. Va digerito e bisogna gestire questa situazione, non parlo per me che ho qualche capello bianco. Dobbiamo avere la massima concentrazione sul compito che ognuno di noi avrà in campo.

Tortona si è evoluta. Rispetto all'anno scorso sono meglio in difesa, e hanno giocatori di 1vs1 molto decisivi, in grado di attaccare a possesso rotto. Il loro sistema rimane, mantengono le qualità che avevano e hanno aggiunto queste due cose: forza difensiva e capacità di decisione nelle parti finali dei possessi.

L'attacco sta andando benissimo. Il ritmo dipende dalla difesa, e da lì che forzi errori, recuperi rimbalzi e puoi giocare in campo aperto. Tutto dipenderà da questo aspetto, e non solo dalle prestazioni difensive dei migliori difensori, ma da quelle dei peggiori. Se riusciranno ad arrivare al loro limite riusciremo ad avere un livello difensivo collettivo alto, altrimenti no. Poi, a noi piace andare in campo aperto. Ma la difesa avversaria ti porterà a dover ragionare per l'intero possesso. Non ragionerei sulla serie contro Brindisi, sono due squadre molto diverse. Tortona è fisica e ben armata in difesa, non concede percentuali alte. Sono capaci di provare a farti giocare al loro ritmo. Dovremo essere intelligenti, correndo quando possiamo e altrimenti giocando a metà campo.

La semifinale di Coppa Italia è indicativa? Non mi pare lo sia troppo, a loro mancava Radosevic che è importantissimo, e né loro né noi stavamo benissimo fisicamente. Noi giocammo molto bene, attaccando bene i loro aggiustamenti difensivi. Mi aspetto partite diverse, anche se le squadre si conoscono abbastanza bene. Di sicuro intensità e uso della stazza deve essere qualcosa che mettiamo in campo by default. Dipende dal fatto che tutti riescano ad arrivare al loro limite difensivo, non solo che Cordinier e Ojeleye diano il 10% in più.

Barztokas ha detto che in Europa mancano giocatori giovani locali, e tanti vanno direttamente in NBA. E' vero, è un dato di fatto e un problema serio. Da quando c'è la possibilità di giocare con lo status di giocatore locale pur non essendolo per formazione o buona parte di, si producono giocatori che hanno qualche presenza, 2-3-4 stagioni nei settori giovanili ma non sono selezionabili, e non hanno spesso quell'amor proprio, quell'attaccamento alla maglia e quei plus intangibili che sono il cemento delle squadre. Quando una squadra ha un nucleo forte di giocatori del luogo ha un senso dell'attaccamento e una disponibilità all'estremo sforzo superiore. Poi puoi arrivarci anche in un altro modo, ma è chiaro che aiuta molto.

Il video grazie a Sportpress.

https://www.youtube.com/watch?v=0-T4ZGy_coE

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