Se la Virtus di martedì era stata decisamente scialba, quella di ieri è stata orgogliosa, e ha fatto una grande partita senza mai arrendersi contro un avversario dal pedigree decisamente superiore. L’approccio è stato totalmente diverso, e ha confermato che in questa stagione la Segafredo contro le grandi squadre è in grado di fare partitissime, mentre contro squadre teoricamente più abbordabili spesso parte in maniera lenta e si mette nei guai.
Ieri le Vu Nere se la sono giocata letteralmente fino all’ultimo tiro, uscendo tra gli applausi e con rammarico per un paio di notevoli errori arbitrali nel finale, che hanno fatto arrabbiare tutti: pubblico, Scariolo, Teodosic (espulso), e che sono stati condizionanti. A fine partita il coach bianconero li ha citati, cosa per lui inusuale, ricordando esplicitamente che i bianconeri sono rookie nella competizione, mentre l’Olympiacos gode già di un notevole credito.

Dopo i meritati applausi per i bianconeri - 83 punti segnati contro la miglior difesa di Eurolega, 30 nell’ultimo quarto - e il rammarico per gli errori arbitrali, alla fine di questa settimana si può dire che sono state giocate due partite molto diverse, ma purtroppo dal secondo back to back casalingo sono arrivati zero punti.
La classifica dice 8 vittorie e 11 sconfitte, e l’ottavo posto - obiettivo stagionale fissato dalla proprietà e ricordato anche ieri sera da Luca Baraldi - si è allontanato di un po’. Il CEO bianconero ha anche confermato che la società è sul mercato per un pivot, e ce ne sarebbe la necessità, dato che anche ieri Jaiteh ha fatto enorme fatica. In generale il reparto lunghi non pare del livello desiderato, ovvero da playoff di Eurolega.

In ogni caso, la Virtus è tornata al completo, almeno per quel che riguarda la versione Eurolega della squadra. Alcuni giocatori - tipo il rientrante Cordinier, ma anche Hackett e Shengelia - dovrebbero crescere di condizione, altri si spera che migliorino il proprio rendimento. Di sicuro, la rotazione resterà a dieci, senza il coinvolgimento - salvo infortuni - di Belinelli, Weems e Mannion, come ribadito anche ieri sera da Scariolo stesso. Il che magari può sollevare qualche dubbio, visto lo scialbo Lundberg dell'ultimo periodo (Barcellona a parte), e in ogni caso - ancora una volta - ricorda a tutti quanto sia sbilanciata questa squadra, con troppi esterni e pochi lunghi.

Di tempo ce n’è ancora, ma meno di quel che sembri, perché il record bianconero è 8-11 e arrivare al 50% di vittorie finali potrebbe anche non bastare.

“Salotto Bianconero”: la nuova puntata su Facebook e Youtube
La clamorosa vittoria dell'Italia contro gli USA a Colonia