Il presidente FIP Gianni Petrucci è stato intervistato da L'Adige, parlando tra le altre cose del ritorno in campo per allenamenti e partite.

Preoccupato per la tenuta del movimento? Naturale esserlo. Ovvio che un imprenditore che si trova davanti a una situazione critica per la sua azienda per chiusura o mancanza ordinativi la prima cosa che fa è tagliare le sponsorizzazioni. Noi dobbiamo ringraziare chi continuerà a investire considerando che la recessione economica sarà pesante.
Ci sono società che rischiano di sparire? In questo momento io non sono certo di niente. Sicuri sono solo gli stupidi. Mi auguro di sbagliarmi, e spero che possano salvarsi, ma la situazione è grave per tutti.
La cura per salvare lo sport è il credito d'imposta sulle sponsorizzazioni? In questo momento è vitale perché si tratta dello strumento più veloce per dare ossigeno alle nostre società. Per questo insistiamo con il Governo affinché lo renda operativo subito.
Le linee guida per la ripresa degli allenamenti? Sono quasi pronte, presumo che nel corso dei prossimi giorni saranno rese pubbliche. Comprenderanno le linee guida del Ministero della salute e della Federazione medico-sportiva, integrate con le raccomandazioni di un gruppo di lavoro formato dal Medico federale, dal primario del Policlinico Gemelli, dai presidenti delle Leghe e da Walter De Raffaele in rappresentanza degli allenatori".
Sarà obbligatorio l'uso delle mascherine? "No, non credo proprio. Mi auguro di no. Se il calcio riparte adesso senza, penso che nemmeno per noi serviranno. Le mascherine potrebbero essere un eventuale ulteriore aiuto per l'attività estiva.
L'inizio della prossima stagione sarà a porte chiuse? Mi auguro di no, però non dipende da noi. Bisogna vedere prima di tutto come evolverà la situazione.

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