FORTITUDO, SI SALUTA PACI. INTERESSA ARLETTI?
Rimbalzata nel pomeriggio di ieri dopo precedenti giorni di tira e molla, la notizia dell'addio di Paci - ci dovrebbe essere ufficializzazione a breve, ma sai mai - chiude l'esperienza Fortitudo di chi a inizio stagione doveva essere il centro titolare e che, invece, ha visto le sue quotazioni crollare fin dai primi minuti di gioco. Già in difficoltà nella prima uscita di Supercoppa contro Chiusi, Paci non è mai riuscito a scrollarsi da un inspiegabile torpore che ne ha prima limitato i minutaggi (mai oltre i 19' della prima di campionato) e lo ha poi indirizzato alla panchina senza se e senza ma (16' complessivi nelle ultime 7 uscite). Rieti era interessata, e dopo un primo nicchiare la fumata bianca arriverà nelle prossime ore.
E' da capire se questa operazione aprirà ad una ricerca di mercato per un inserimento. Da tempo si dice che mancherebbe un esterno, anche se le ultime due uscite hanno dimostrato che i presenti tanto male insieme non vanno. Un po' per gerarchie ormai ataviche, un po' per la preferenza da dare a specifici negozi, e magari anche per vedere se si potrà optare per soluzioni interne (anche se su Niang lo stesso Dalmonte, ieri, ha ribadito l'obbligo di non poter e non dover avere fretta): ora, quel che c'è da capire è se si voglia cercare qualcosa/qualcuno, come cantava Umberto Tozzi, o no. Su Stadio Damiano Montanari fa il nome del 21enne Gianmarco Arletti, figlio dello storico dirigente bolognese Umberto, regista da anni trapiantato in NCAA dove è alla terza stagione a Delaware, Division One (16' di media con 4.3 punti). Per lui anche precedenti esperienze con le nazionali giovanili (10 punti di media negli Europei Under20 del 2021).
Tutto in divenire, per una realtà che con le due recenti vittorie con Nardò e San Severo ha rimesso serenità per quello che riguarda l'ambito del campo, e che ha visto ieri il ritorno agli allenamenti di Pietro Aradori.
(Foto Fortitudo Pallacanestro Bologna 103 - Valentino Orsini)