Manca ancora l’ufficialità, ma sembra che i giochi per la copertura televisiva del prossimo campionato di serie A siano fatti.
La copertura in streaming di tutte le partite sarà su Eleven Sports (abbonamento annuale 89.99 EUR, mensile 9.99 EUR, per un solo dispositivo), mentre le due partite satellitari criptate andranno in onda su Eurosport 2 (presente nel pacchetto Sky) e quella in chiaro su Dmax (canale 52), in virtù di un accordo tra Eleven e Discovery.

Rispetto alle passate stagioni con Discovery/Eurosport - che ha garantito un servizio eccellente ma offriva meno - le società di serie A hanno preferito incrementare le proprie entrate: si parla di circa 200mila euro a squadra a stagione. Una cifra che se per Milano e Virtus è risibile (ci paghiamo il pullman per il girone di andata, ha detto Luca Baraldi), per altre società è importante: c’è chi ci paga un giocatore, per Marco Picchi di Tortona. Considerato che molte squadre di serie A devono stare molto attente ai bilanci, la scelta è comprensibile. Bisogna sperare però che la qualità del servizio di Eleven sia paragonabile a quella di Eurosport, e questo lo si vedrà solo alla prova dei fatti.

Per quanto riguarda le partite criptate e in chiaro, fa decisamente riflettere che i vari tentativi di portare la serie A su network importanti siano falliti. Sky ha declinato ogni offerta, preferendo concentrarsi su Italbasket, Eurolega ed Eurocup. La RAI - addirittura - avrebbe rifiutato un’offerta gratuita, non potendo (o volendo) garantire lo spazio della domenica alle 17.30 nemmeno su Rai Sport.

Evidentemente tutto questo appeal per il campionato italiano non c’è. E guardando i roster delle squadre si può facilmente capire perchè. Milano e Virtus, per budget e profondità sulla carta sono di un altro pianeta. Dietro, dopo l’ottima Venezia, sembra esserci un abisso. Poi in una stagione lunga - e con l’Eurolega in mezzo - può succedere di tutto, però sulla carta la finale scudetto è già ipotecata, e sarà sempre quella delle ultime due stagioni. Aggiungendo a questo il fatto che la priorità di Milano e - soprattutto - della Virtus è l’Eurolega, la regular season di serie A sembra avere un appeal non esaltante, almeno vista con occhi bolognesi.

E’ questo il ragionamento che ha fatto la Virtus, che in abbonamento ha offerto il campionato praticamente gratis, in aggiunta all’Eurolega: appena 100 euro in più per 15 partite in Gradinata, per fare un esempio.
Ed è per questo motivo Bologna e Milano - con una convergenza assolutamente casuale e non programmata - come hanno tenuto a sottolineare sia Luca Baraldi che Ettore Messina - avevano proposto di mandare il basket gratis sulla RAI. Proposta rifiutata, però, e da qui il voto contrario alla rielezione di Umberto Gandini.
Insomma, la sensazione è che Virtus e Olimpia - al netto della fortissima rivalità e delle frequenti punzecchiature reciproche - facciano decisamente “un altro sport”, rispetto alle altre 14 squadre di serie A. E se la differenza di investimenti e budget di Armani e Zanetti rispetto agli altri resterà tale, la probabilità che questa dicotomia gigantesca continui per parecchi anni è molto alta. Il campionato di serie A e la sua visibilità ne trarranno beneficio?

(foto Virtus Pallacanestro)

Il Canale Telegram di Bolognabasket: tutti i dettagli
La clamorosa vittoria dell'Italia contro gli USA a Colonia