Maurizio Gherardini è stato ospite di Sport Club su E-Tv.

Si è parlato di un tuo ritorno in Italia. “Come detto in precedenza, Walter Fuochi è molto bravo a fare ricerche, ha una penna non indifferente, ha scoperto quel che non posso negare, ovvero che sono andato a scuola con Carlo Gherardi, siamo arrivati alle soglie dell'università assieme, ma il mio focus e presente è il Fenerbahce. Prima o poi tornerò casa, ma non c'è altro. E' stato bello essere ricordato, si sono fatti vivi in tanti, ma sono storie scolastiche senza altro”

Ma l'anno prossimo verresti in Virtus? “Non ci sentiamo di frequente, la nostra è una amicizia lontana dallo sport e parliamo di altro. Ora non saprei come rispondere, non perchè abbia qualcosa da nascondere ma perchè non c'è nulla sul tavolo”

Ti fosse proposto un progetto da parte di una squadra italiana? “Un professionista debba considerare tutte le opzioni, specie se ci sono progetti concreti. Uno che fa il mio lavoro non può non considerare quello che offre il mercato”

La polemica tra Ataman e la società? “Difficili da spiegare al di fuori della realtà di questo paese. Il suo è stato un gesto, a pochi giorni da una sconfitta casalinga nel calcio, che ha scatenato una reazione violenta. Ataman è una persona estremamente furba, non mi sorprenderebbe se questo gesto sia stato un modo per alzare la tensione e crearsi un vantaggio psicologico quando verrà qua. E' stato un gesto grave, i nostri tifosi hanno vissuto malissimo, la società ha preso nettamente posizione contro l'allenatore per le convocazioni future e vedremo. Non ci vorrebbe, ci sono fin troppe tensioni”

E' arrivata la notizia del decesso di Mutombo. “Era una persona speciale, molto disponibile e alla mano”

Cosa darà Marjanovic in Europa? “Sarà una arma tattica. Non sempre, perchè ha bisogno di quintetti particolari. Speriamo possa essere utile in certi momenti delle partite, non avrà minutaggi importanti ma speriamo che possa crearci vantaggi”

La Virtus ha fatto un mercato con una squadra troppo corta? “Il campionato italiano, e lo ha dimostrato la prima giornata, è molto competitivo. In Eurolega ci sono 34 partite senza contare le altre, il calendario è importante, devi essere all'altezza della sfida. La Virtus ha fatto un buon lavoro, ha vinto subito su un campo dove vinceranno in pochi senza il giocatore più importante. Sconta un centro infortunato non ancora rientrato; è sempre una questione di come metti in campo il tuo basket di fronte all'avversario di turno. Il roster Virtus è competitivo, forse sarebbe servito qualche centimetro di più in una stagione dove tutte le partite contano”

Che Eurolega sarà? “La speranza è che sia in linea con le emozioni e le imprevedibilità delle ultime stagioni. Visti i recenti risultati di campionati e Supercoppe può succedere, vedi in Grecia o in Turchia, o le sconfitte di Real e Baskonia. Non si deve mai giudicare dall'inizio, ma dovrebbe essere una Eurolega molto combattuta. Le due squadre greche, e penso il Real, siano un gradino sopra le altre. Poi ci sarà bagarre, ogni partita andrà scoperta, e gli infortuni diranno tanto. Milano ha una buona squadra, per dire, ma ora va a sfidare Monaco che ha assenze.”

Zizic è l'uomo giusto per la Virtus? “I lunghi si sviluppano con il tempo. Lui sconta la sua carriera, l'essere andato in NBA troppo presto e questo ha rallentato la sua crescita. Poi, essendo un ex NBA, la gente si è aspettata da lui più di quanto non potesse dare, e per questo è stato visto come una delusione. Ha bisogno di tempo, e visto il mercato europeo attuale è un buon lungo. Forse non un primo lungo per chi ha ambizioni, ma deve maturare anche alla sua età. Serve pazienza e fiducia”

Ma se il tuo allenatore mette spesso in panchina il tuo giocatore più pagato, qualche problema c'è. “Sarebbe più semplice rispondere conoscendo le cose da vicino. Il lavoro deve essere fatto da managemente, staff e diretto interessato: nello sport non ci sono mai certezze, non ci sono risposte automatiche”

Solita finale Virtus-Milano? “E' un campionato più interessante, ma il risultato dell'equazione non dovrebbe cambiare. Milano e Bologna sono squadre ad un livello diverso rispetto ad altre che sono migliorate e che possono fare bene: Tortona è una bella realtà, ma anche Trieste pur con caratura diverse. Trento mi ha impressionato per come ha perso a Gran Canaria, grande qualità. Ci saranno molte più partite interessanti ma l'epilogo finale - giustamente per investimenti e vetrina - non dovrebbe cambiare”

Forlì e Fortitudo? “Hanno appena iniziato, ogni giudizio è prematuro. In regione attenti a Rimini che potrebbe essere una sorpresa, ma Forlì e Fortitudo sulla carta hanno la possibilità di stare nelle parti alta della classifica”

Il video integrale della trasmissione

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