Il lungo Virtus Julian Gamble è stato sentito da Luca Aquino per la Gazzetta. Un estratto dell'intervista.

"Fin qui siamo andati forte, ma siamo solo all'inizio. Arrivando a Bologna conoscevo la tradizione di questo club e sono entusiasta di farne parte. Col gruppo e l'esperienza che abbiamo c'è l'opportunità di fare qualcosa di grande.
Giocare con Teodosic e Markovic? A noi lunghi piace essere coinvolti, con loro sappiamo che l'assist arriverà. Siamo un gruppo molto altruista e questo rende il mio lavoro più facile. Devo solo concentrarmi sul modo di liberare i miei compagni per un buon tiro ed essere pronto quando mi passano la palla.
Le rivalità? Da bambino ero tifoso dei Tar Heels di North Carolina, a scuola e per le strade non si parla d'altro. Penso sia la più bella rivalità del mondo. Io sono andato al college a Miami, che gioca nella stessa Conference di Duke e North Carolina, e batterle ha rappresentato qualcosa di speciale essendo cresciuto lì.
Il derby di Bologna? In tanti modi è una rivalità simile, ma Duke e North Carolina non sono nella stessa città anche se sono vicine. Due squadre che condividono la stessa città, lo stesso palasport e si danno battaglia per dimostrare chi è il migliore rendono questa sfida eccezionale. Il basket tira fuori il meglio dalle persone, sono contento che questo derby sia tornato e di poterne fare parte.
Il mio motto è 'non dare niente per scontato'. Anche nelle situazioni meno propizie o nelle sconfitte, c'è sempre qualcosa di positivo, c'è sempre una nuova opportunità e una nuova giornata. Io ho combattuto contro gli infortuni, sono stato nelle leghe inferiori e oggi sono alla Virtus: è il manifesto del mio duro lavoro. Tutto ciò che ho conquistato me lo sono conquistato. Un grande orgoglio per me"


(foto Virtus Pallacanestro)

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