Paolo Moretti è stato sentito dalla Gazzetta dello Sport. Un estratto dell'intervista.

"Virtus favorita? Non credo che basti il primo posto in campionato, ma la fotografia dei primi quattro mesi di stagione è questa. All'inizio della stagione, nei pronostici avevo messo un asterisco sulla Segafredo. La struttura era di alto livello, ma il salto di qualità sarebbe stato legato alla condizione fisica di un giocatore che avrebbe potuto fare la differenza se fosse stato in salute. E questi mesi lo hanno confermato: Teodosic ha fatto fare un passo avanti a un roster già profondo, solido e coperto in tutti i ruoli. Finora la Virtus ha dominato il campionato e fatto molto bene in Eurocup, ma la Coppa Italia è un grande enigma.
Dipendenza da Teodosic? Come detto la struttura è forte, con giocatori fisici e atletici, ottimi playmaker, uomini che stanno bene nei propri ruoli. Ma quando incontri una squadra dello stesso livello, sono le giocate dei singoli a fare la differenza e in 5-6 partite mi ricordo delle "magate" di Teodosic non indifferenti all'interno di una squadra che ha comunque suoi equilibri.
La Fortitudo? Le Final Eight sono un grande premio per una stagione positiva. Secondo me sarà competitiva nella prima partita, poi fisiologicamente, nell'eventuale seconda o terza partita, non potrà mai esprimere quello stesso potenziale per la sua struttura di squadra.
Il punto di forza? Una squadra piena di giocatori capaci ed esperti che sanno ottimizzare le proprie risorse. Tatticamente sono sempre al posto giusto nel momento giusto, un valore costruito nella promozione dello scorso anno e anche in una stagione delicata da neopromossa.
Dopo la vittoria nel 1998 ci siamo illusi? La chiave fu opposta, a mio avviso ci fu poco spirito di sacrificio di alcune delle nostre stelle in una stagione nella quale avremmo potuto raccogliere di più "

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