JULIO TROVATO, "GIOCHEREMO I PLAYOFF AL PALADOZZA"
Julio Trovato è stato intervistato dal Resto del Carlino
“Non si può dire che tutto ci sia girato per il verso giusto perché l'infortunio di Klaudio Ndoja ci ha costretto a mettere alla prova alla squadra prima che fosse del tutto assemblata, ma i ragazzi sono stati bravi nel far vedere la voglia di giocare insieme e di dare gruppo”
Qual è il giudizio su queste prime 17 giornate? “Positivo e non solo per i risultati sportivi. I virtussini si sono riavvicinati alla V nera e questo lo abbiamo visto anche nella riapertura della campagna abbonamenti che ci ha portato 180 tessere in più. La manifestazione più eclatante è arrivata al derby, ma nel complesso siamo soddisfatti del gradimento che i tifosi stanno mostrando nei confronti di squadra e società“
Tutto questo accelera i vostri programmi? “No. Il nostro progetto è costruito pensando che nell'arco di tre anni la Virtus sarebbe tornata in serie A. Le fondamenta di questo percorso partivano dall'idea di dare spazio ai nostri giovani, per lanciarli e vedere a chi il prossimo anno si potranno chiedere più responsabilità. Fino a quando rimarrà una promozione su 32 non ci sono altre strade, bisogna consolidare un gruppo nel tempo alzando l'asticella“.
All'inizio vi era un po' di diffidenza su questo nuovo corso, come l'avete trasformata in fiducia? “Io non parlerei di diffidenza. All'inizio il gruppo dirigente composto dal presidente Alberto Bucci, dall'ad Loredano Vecchi e dal sottoscritto non si conosceva. Lavorando insieme abbiamo dimostrato di avere unità di intenti e, quindi, ognuno con le proprie competenze ha dimostrato sintonia su muoversi. Questo ha dato sicurezza all'ambiente e alla squadra“.
Nel mese di maggio il palinsesto dell'Unipol Arena è denso. Giocherete i playoff al Pala Dozza? “Sì. Non ci sono alternative. L'Unipol Arena è una struttura che si sta sempre più specializzando negli spettacoli e negli eventi sportivi di grande richiamo. Se uno arriva in finale i playoff possono durare anche 50 giorni e non era possibile blindare l'impianto per così tanto tempo. Abbiamo comunicato la nostra scelta al Comune di Bologna e ora ho iniziato a dialogare informalmente con il direttore generale della Fortitudo Christian Pavani. Da parte di tutti ho riscontrato la massima collaborazione“