Il coach della Virtus Giorgio Valli è stato intervistato da Luca Aquino sul Corriere di Bologna.

Ecco le sue parole:
Giorgio Valli, due vittorie consecutive hanno finalmente alleggerito un po' la pressione dalla sua Virtus. «Prima ci appariva tutto nero, sembrava che ogni sforzo venisse vanificato dagli infortuni o dalla mancanza di killer instinct, soprattutto in trasferta. Ora siamo sul grigio, l'orizzonte è ancora fosco perché resta tanta strada da fare».

L'inserimento di Collins è bastato a cambiare il volto alla squadra? «Andre ha un ruolo importante, abbiamo deciso di prenderlo perché conosceva me, il campionato e anche la Virtus. È arrivato fortemente motivato e sta dando una grossa mano a Gaddy, orfano di Ray che doveva essere la sua spalla da inizio stagione. Collins sta colmando delle lacune, ma è cresciuta tutta la squadra perché un uomo solo non vince le partite. Domenica abbiamo vinto con lui che ha fatto 1/10, non è il Charlie Smith dei tempi di Udine che è arrivato e faceva 30 punti a partita, n suo impatto è stato fortemente emotivo, ci ha dato esperienza e personalità che l'assenza di Ray aveva reso una lacuna evidente».

Al completo, con cinque americani, la squadra è 5 vinte e 2 perse. «I giocatori vanno in campo e occorre avere i giocatori per fare risultati. Questa squadra non ha mai mollato e mai lo fa-

C'è qualche scelta che, a posteriori, non rifarebbe? «Col senno di poi le cose sono più facili. Non è ancora tempo di fare bilanci perché ancora non abbiamo raggiunto niente, però direi che questo è un campionato che premia l'esperienza più degli altri. Forse all'inizio ho sottovalutato questo aspetto perché mi piace lavorare per il futuro».

Il roster attuale si avvicina a quello pensato in estate? «In parte sì, con Collins al posto di Ray e un giocatore esperto come Hasbrouck per Williams. Si sta avvicinando a quella squadra anche perché Pittman è in un ottimo momento di forma. Da quando è tornato dall'America è un altro giocatore, sta lavorando in sala pesi con molto più accanimento e questo gli permette di darci qualche minuto di qualità in più. Le cifre non sempre lo testimoniano, ma nei finali di partita ci prende sempre un rimbalzo d'attacco importante ed è un bersaglio che possiamo alimentare».

La zona playoff è più vicina della retrocessione. «Siamo concentrati sul metterci una squadra dietro, solo quello. Per i playoff servirebbero 6 vittorie su 7, e il calendario di Torino è molto più facile del nostro. In Arcoveggio c'è ancora allarme rosso».

Con 10 squadre in 4 punti, il rammarico per tante partite perse in volata c'è? «Dopo tre quarti di stagione la classifica testimonia il grande equilibrio di questo campionato. Contano molto anche i momenti: in posizione tranquilla hai meno ansia e puoi vincere anche partite di slancio come hanno fatto Pistoia e Cremona all'inizio».

Quando la preoccupazione ha raggiunto il livello di guardia? «Il secondo infortunio di Ray è stato tostissimo per noi. Avevamo investito su due partite per rimetterlo in forma e abbiamo invece dovuto ricominciare da capo. È stata una mazzata psicologica pesante».

Da chi si aspetta un grande finale di stagione? «Spero da Odom, perché è l'emblema della nostra squadra. Lavora come un pazzo in silenzio, aspetta il suo turno, accetta il ruolo, la panchina e il minutaggio. Gli vogliono bene tutti e mi auguro possa fare un gran finale di stagione».

Qual è il miglioramento della squadra che le ha fatto più piacere e invece in cosa si può fare un passo avanti? «I ragazzi credono sempre più l'uno nell'altro, si passano la palla con molta più tranquillità. Mi aspetto che lo facciano anche in condizioni fisiche e mentali proibitive».

Quale sarà il futuro di Valli, che pure ha contratto per l'anno prossimo? «Del doman non v'è certezza. È ancora presto, prima eravamo in mezzo al mare in tempesta, adesso siamo ancora in mezzo al mare. Quando toccheremo terra, potremo parlare d'altro».

CROVETTI: NON SIAMO ASSOLUTAMENTE SALVI, VIETATO RILASSARSI. IL FUTURO? MI AUGURO SI POSSA RICONIUGARE LA VIRTUS ALL'EUROPA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE