Nella sede di Kontatto c’è stata oggi la presentazione del nuovo main sponsor Fortitudo per la prossima stagione.

Federico Ballandi - Diciamo che venerdì siamo partiti bene, con l’allenamento extra di sabato. Ma Boniciolli è fatto così… Non è che mi sento diverso dallo scorso anno, ora che sono main sponsor. La fede c’è sempre stata, Mancinelli che è un amico lo sa, da quando prendevo dei nomi dai virtussini, e di certo se non ci fosse stato Pavani avrei risparmiato un po’ di soldi. Non è che si spenda diversamente dallo scorso anno, ma penso che essere main sponsor sia un merito. Abbiamo fatto le divise, anche se di solito io le faccio per le modelle. Ci siamo messi lì, facendo correzioni, e per ora ci sono le divise per l’allenamento: se quelle per le partite non andranno bene le andrò a comprare da Finisport. Non è che stiamo copiando le maglie di Milano, stiamo facendo tutto noi, è ancora un "work in progress" cercando di rispettare, per le divise, regolamenti che non conoscevamo: dobbiamo rendere bello Mancinelli e questo è facile, ma ce ne sono anche di meno belli. Dobbiamo slittare la presentazione, di queste divise, perché anche Lamma che è un fashion style aveva correzioni da fare. Ma noi dobbiamo tenere sempre una immagine fashion. Comunque sia, per noi è un onore e non potevamo dire di no. Non posso fare anticipazioni, ma Mancinelli dice che quando si allena si trova bene.
L’investimento da main sponsor? Non so, io non sono Macron, io faccio abiti femminili, ora che siamo montati su questa avventura cercheremo di fare del nostro meglio. La Fortitudo si è messa a fare le divise per la propria squadra, e comunque non so quanto durerà il rapporto da sponsor. Magari ci sposiamo.


Christian Pavani - Le cifre ce le teniamo per noi, di solito i contratti sono biennali, noi vedremo a fine stagione anche in base ai risultati della squadra. Diciamo, per ora, che è un 1+1, con un amico che ha messo a disposizione le sue stiliste e le sue aziende per proporre un prodotto diverso.

Federico Ballandi - Sperando di non dover intervenire sul mercato. Io venerdì ho visto Stefano, due discreti americani, giocatori nuovi che sono stati scelti con l’ausilio del coach. Meglio di così non si poteva partire, qualsiasi tifoso sa che si è lavorato con iniziali forti difficoltà, ma è la continuazione di quanto lasciato a Montichiari in giugno. Noi ora siamo compatti, non vedo mancanze in nessun ruolo.

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