L'ex Fortitudo Gianluca Basile è stato sentito da Sportweek. Un estratto dell'intervista.

"Per vent'anni ho dedicato ogni energia all'allenamento, allo studio degli avversari, alle tattiche, alla giocata vincente. Ho avuto una vita frenetica, scandita dai ritmi imposti ad ogni professionista. Ora non ne posso più: vivo senza orologio e coltivo i miei hobby. Mi dedico alla cura dei cani randagi, se posso vado a pesca, e quando è stagione vado a raccogliere i funghi, e adoro i lavori manuali: faccio panieri, costruisco muretti di recinzione. Da qualche mese curo un terreno con degli ulivi rimasto abbandonato: per me è come tornare indietro nel tempo, a quando iniziai a lavorare in campagna.
I tiri ignoranti? Nel senso di ignoranza sportiva, fare le cose senza pensarci. Erano tiri presi in situazioni di emergenza, da lontanissimo, con pochi secondi sul cronometro. Il genere di cose che fanno imbestialire gli allenatori, ma io ne mettevo tanti e difendevo anche bene. A volte non avevo alternative, altre riguardandomi mi sarei preso a schiaffi. Però era così: se va dentro sei un campione, se no...
Non ho rimpianti, conta il percorso, da dove parti e dove arrivi. Ho iniziato in un posto in cui non c'erano i presupposti per diventare professionista e mi sono tolto tante soddisfazioni. Mi tengo stretto ciò che sono riuscito a raccogliere"


(foto di Fabio Pozzati)

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