ETERNEDILE BOLOGNA

Candi - voto 6 – (5pti, 2/2, -, 1/4) - Peccati di gioventù, capendo che non è giornata e quindi cercando, con costrutto, di limitare i danni.
Flowers - voto 6,5 – (8pti, -, 1/6, 2/5) - Meglio dietro che davanti, se vogliamo, con cifre di destra che dimostrano la sua capacità di rendersi utile anche quando il canestro non è il suo migliore amico.
Raucci - voto 6 – (1pt, 1/2, -, 0/1) - Parte dell’iniziale confusione. Non sa bene dove andare a difendere, e resta un giro indietro.
Italiano - voto 6 – (8pti, -, 4/7, -) - Non entra nelle dinamiche della giornata, facendo parte del quintetto iniziale che perde subito la tramontana. Poi resta a galla senza bisogno di chiedere il salvagente.
Daniel - voto 7 – (13pti, 7/8, 3/10, -) - Più estetica che quantità, se vogliamo. Ma fa doppia doppia, e là sotto non è che ci si diverta poi tanto.
Sorrentino - voto 6 – (0pti, -, 0/2, 0/5) - Di stima, come si suol dire. Anche se non prende tiri forzati, ma segnarli, ogni tanto, male non farebbe.
Montano - voto 7 – (15pti, 7/7, 1/2, 2/5) - Non glielo ordina il medico, di forzare i ritmi ad ogni azione. Però poi, quando inquadra il bersaglio, la chiude e rispedisce al mittente qualsiasi borbottio.
Carraretto - voto 7 – (11pti, -, 1/1, 3/5) - Forse non hanno ben chiaro che, insomma, a lasciarlo libero non è che si faccia poi pensate da Nobel per la fisica. Lui ringrazia, segna, e nemmeno ha bisogno di sudare se non dietro, dove collabora nell’elisione di Roderick.
Amoroso - voto 8 – (26pti, -, 7/8, 4/6) - Ha davanti a sé un buco nero contro cui segnerebbe forse anche bendato. E non ha bisogno di chiedere il permesso per fare goleada.
Quaglia - voto NG – (0pti, -, -, 0/1) - Non c’è bisogno di usare l’arma definitiva.
Campogrande - voto NG


BCC AGROPOLI

Santolamazza - voto 6,5 – (12pti, 2/2, 2/4, 2/4) - Deve mettersi in proprio viste le altrui magagne.
Di Prampero - voto 5 – (4pti, 2/2, 1/2, 0/3) - Alza bandiera bianca dopo una serie di discreta qualità.
Roderick - voto 4,5 – (7pti, 1/2, 3/9, 0/5) - Tutto fin troppo precoce, esaltandosi e innervosendosi nello stesso tempo. Sparisce dalla partita, amen.
Spizzichini - voto 5 – (6pti, -, 3/6, -) - Eccessiva leggerezza sia davanti che dietro.
Trasolini - voto 6 – (17pti, 1/1, 8/14, 0/1) - Si eclissa dopo magate iniziali, non capendo cosa gli fischiano contro.
Romeo - voto 6 – (8pti, 1/1, 2/5, 1/4) - Faccia giusta, ma non basta.
Bolpin - voto 6 – (5pti, -, 1/1, 1/3) - Cerca di sopravvivere.
Guaccio - voto 5,5 – (0pti, -, 0/1, -) - Riguarda l’impatto avuto in gara 3 e cade dal letto.
De Paoli - voto 5 – (0pti, -, 0/1, -) – Non sembra, esattamente, in sintonia con le esigenze della categoria.
Bovo - voto NG – (2pti, -, 1/1, 0/1) -




VERBA MANENT

Boniciolli - Intanto complimenti sinceri ad Agropoli tutta: hanno fatto tutto quello che potevano per vincere, non per limitare i danni, e questo è un grande insegnamento per i loro giovani. Hanno dimostrato che il secondo posto in regular season, malgrado le assenze, è stato meritato: avversari bravi e sportivi, fossi il loro allenatore sarei orgoglioso. Noi all’inizio abbiamo pensato un po’ troppo a come battere la loro difesa tattica e non a difendere. Prendendo 36 punti nel primo tempo e trovando la chiave di lettura della loro zona tardi. E la chiave è la stessa: se difendi lasciando gli altri a 61, e se trovi ogni volta un nuovo protagonista. Oggi ne sono usciti di nuovi, e per noi l’attacco non deve essere un problema, perché abbiamo qualità individuali per superare le difficoltà. La chiave è la difesa, che nel secondo tempo è cresciuta: Daniel ha presidiato la difesa da re, mentre Flowers non è andato troppo fuori di testa per cercare di risolvere da solo la loro box and one, facendo il terzino e non l’attaccante. Sono contento che Montano e Amoroso abbiano aperto i loro playoff; ieri sera sono rimasto con Rovatti, Campogrande e Amoroso stesso a prolungare l’allenamento, ed è chiara l’importanza dello sforzo fatto dalla società per questo investimento. Capisco i puristi dei conti, ma quando si fanno queste scelte i vantaggi sono per tutti. Il primo turno è stato superato, ed è qualcosa di significativo: è uscita Mantova, è uscita Verona che doveva essere la candidata principale alla promozione, Treviso sta soffrendo, e il fatto di essere ad oggi con Agrigento e Scafati tra le poche già promosse penso non valga niente ma è importante. Conta essere in forma adesso, non arrivare quinti o sesti in regular. Per vincere il campionato serve fare altre nove vittorie, continuiamo ad andare avanti affrontando con la quinta in trasferta la finalista dello scorso anno: un ottimo allenatore come Ciani, un prodotto Fortitudo come Piazza e una bella arena. A noi, come a loro, ne mancano nove. L’inizio difficile? Abbiamo dedicato troppi pensieri al cercare di attaccarli dimenticando la difesa. E il recupero di Amoroso e Montano dimostra che il lavoro fatto dalla società per alzare il livello dei nostri allenamenti sta dando i frutti. Non siamo facilmente prevedibili, per le avversarie scegliere chi andare a chiudere non è facile. Martedì pomeriggio si riparte. Noi all’intervallo abbiamo focalizzato su come abbiamo preso i 36 punti, con le loro corse e i rimbalzi d’attacco oltre agli uno contro uno di questo Romeo, giocatore della Madonna. Ho cercato di alzare l’attenzione: andava bene tornare a Scafati per bravura loro, ma non per nostri errori. Difendendo avremmo potuto alzare la qualità del nostro gioco, come dico sempre. Esco da questa serie sapendo che dobbiamo migliorare l’approccio alle partite: mi fido, ma i segnali come il +20 lasciato ad Agropoli o quello del terzo quarto di gara 3 sono da evidenziare. Noi abbiamo una cosa, rispetto alle altre: il ritmo. Ad Agrigento anche oggi hanno giocato a toni più bassi, e se noi con le rotazioni riusciamo ad alzarli siamo difficilmente contestabili sul lungo periodo. E se ci fosse una gara 5 voglio poi vedere come saremo messi. Se noi però perdiamo il ritmo difensivo diventiamo una squadra banale, io è da un anno e mezzo che ci sto lavorando. Sarà una serie bellissima, con uno dei migliori allenatori in assoluto che ha trovato una società che gli sta bene addosso. E ringrazio il pubblico, travolgente.

Paternoster - Ringrazio tutti i miei giocatori per una stagione storica e risultati inattesi. Siamo riusciti per un po’ a mischiare le carte, poi contro una squadra fisica e tosta non abbiamo retto l’urto. Usciamo dalla serie sconfitti ma con la consapevolezza di aver dato il 110%, per cui sono fiero di tutti i miei ragazzi. Auguro alla Fortitudo di andare avanti il più possibile, sperando che vadano fino in fondo. Il nervosismo di Roderick? Pregi e difetti di un grande giocatore, qualche fischio non gli è piaciuto, questo è un suo limite. Ma non è semplice giocare così tanto a questi livelli.

Amoroso - Guardo Campogrande e mi ispiro a lui. Ho rimosso il mio passato con Caserta, sono contento che i tifosi Fortitudo siano felici per l’esito del campionato di serie A, ma in Virtus gioca un mio grande amico come Mazzola, so come sta soffrendo, e per questo non voglio dire altro. La serie? Potevamo fare meglio in gara 2 che era sotto il nostro controllo, ma non possiamo pretendere così tanto e un passo falso ci sta. E in casa abbiamo dato 20 punti di scarto in tutte le partite. Dopo gara 2 non è cambiato molto, stavamo comandando anche quella partita, ma ci siamo resi conto che abbiamo un potenziale incredibile, sia davanti che dietro, e sapevamo che Agropoli è una grandissima squadra con giovani di talento. Complimenti a loro, ma secondo me quella gara 2 l’abbiamo persa noi, e capiamo quanto sia tutto nelle nostre mani. Fisicamente vengo da alcune partite brutte, questa è la prima che gioco decentemente, non credo di poter essere ancora costante: ho chiesto di partire dalla panchina perché Italiano è più in forma di me, il coach ha accettato capendo le mie condizioni, mi devo allenare anche quando la squadra ha giorno libero perché devo migliorare la mia continuità. Agrigento? Ottima squadra, che nei playoff già l’anno scorso hanno fatto scherzi a chiunque. Si conoscono a memoria, sarà difficilissima portarne a casa una sul loro campo. Le coreografie? Ho giocato a Teramo, Roseto, Caserta (anzi no), Montegranaro, sono tutte tifoserie fantastiche, stupende. A me piace la parola “ignorante”, perché come la uso io è per spiegare come si trasmetta la forza.
ETERNEDILE - BCC AGROPOLI 87-61
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE