(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Mentre attorno si muove poco o tanto a seconda delle situazioni (Vigevano lascia Amici e prende Ceron da Chiusi, Forlì cerca Camara che per la A2 male non sarebbe, ma per la Fortitudo non è mai stato nella lista dei desideri), la Fortitudo continua il suo balletto di chiamatu-nochiamatu rendendo complicato, all'esterno, capire se sia la società che si aspetta proposte da Caja o viceversa. Ma d'altra parte, con il chiaro ed evidente fatto che si cerca un cambio di Fantinelli e uno dei lunghi (non previsti altrove, anche perchè il coach ha ben spiegato che Aradori non ha bisogno di rifiatare), si rimane in quel limbo che dura da inizio anno. Ovvero: per gli obiettivi di agosto la squadra è fin sopra le aspettative, quindi tutti felici. Ma per quanto visto durante l'autunno-inverno, la squadra sta rallentando, quindi qualcosa andrebbe fatto. Non se ne uscirà fuori mai, pare; di certo, le ultime dichiarazioni del coach non sono passate inosservate.

E allora per un attimo Coppa italia sia. Di quelle manifestazioni che danno lustro ma non lustrissimo (sfidiamo tifosi non giovanissimi a dire che il 1998 sia stato eccellente per Myers che solleva la coppa, da oscurare il Neuroderby e Zancanella), e che in A2, questa, chissà se cambierà la stagione o no. La si veda come una specie di tutorial di quelli che saranno i playoff, con la sfida a Trapani che incuriosisce per vedere di che pasta sia fatta la schiacciasassi che pensa già ad un posto in Europa a brevissimo. E allora, che la Fortitudo ci vada sapendo che, si esca sabato sera o domenica pomeriggio, o si torni a casa con il premio in saccoccia, tutto andrà archiviato per poi proseguire con l'annata. Meglio vincere che perdere, magari ricordando che anche qua non è che fosse previsto di esserci, ma con il giusto equilibrio. Ne saremo in grado?

Trapani
Trapani

Gli avversari

Trapani, quindi. Al netto delle battute su Teodosic, in Sicilia hanno fatto le cose in grande, e da quanto esce dalle dichiarazioni dei dirigenti, un piano B rispetto alla promozione non è previsto. 24 vittorie su 26 in campionato, stranieri presi dai massimi campionati di Grecia (l'esterno Notae, una quindicina di punti) e di Russia (il lungo Horton, 13+9) e italiani di qualità come Imbrò, Marini e Mian, tra gli altri. Ruotano tutti - il decimo uomo, se così vogliamo definirlo, è Andrea Renzi: 11 minuti - e sono il miglior attacco del campionato, sfiorando i 90 (chi indovina la citazione vince una Vespa) e concedendo, forse, qualcosa, poco poco, dietro. Allena l'ex Virtus, almeno in campo, Parente.

Il programma

Si gioca sabato, ore 20.45, diretta LNP Pass e Nettuno Bologna Uno.

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